Delitto Garlasco, la procura: “Il Dna sulla bocca di Chiara Poggi è da contaminazione da un altro cadavere”

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Il Dna ignoto trovato sulla garza utilizzata per effettuare i prelievi nella bocca di Chiara Poggi coincide con quello di un cadavere sottoposto ad autopsia prima della ventiseienne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. È quanto fa sapere la procura di Pavia in una nota rendendo noto il risultato delle analisi comparative effettuate dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani. Accertamenti, viene precisato, non previsti nell’ambito dell’incidente probatorio della nuova inchiesta, che vede come unico indagato Andrea Sempio. Quel Dna parziale e degradato, pertanto, sarebbe frutto di una “contaminazione involontaria” avvenuta nel corso dell’esame autoptico effettuato 18 anni fa “prodotta dall’utilizzo di un supporto non sterile“.Il confronto del dna con altri 5 cadaveri – Gli approfondimenti sul Dna ignoto sono stati chiesti dalla procura “al fine di evitare eventuali indagini su terzi soggetti”, fanno sapere. Per questa ragione il profilo maschile trovato sulla garza è stato comparato con “i preparati istologici relativi” di “cinque soggetti di sesso maschile sottoposti ad autopsia in un lasso temporale prossimo all’esame autoptico condotto sulla salma di Chiara Poggi”. È così stato accertato che il Dna presente nel reperto 335283-114472 ha una “concordanza degli alleli in relazione al soggetto identificato dal codice anonimo 153E“. Per i consulenti “tale dato, in questa forma incompleta, è suggestivo della provenienza del materiale biologico” dall’altro cadavere.“Nuove verifiche” sulle “cause della morte” – Intanto la procura di Pavia ha incaricato la dottoressa Cristina Cattaneo, tra i più celebri medici legali d’Italia, per “nuove verifiche” sulle “cause della morte” di Chiara Poggi. Per l’omicidio, come noto, è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, l’allora fidanzato della 26enne di Garlasco. Una decisione presa, fanno sapere, per “garantire” una “valutazione più ampia degli elementi raccolti” nel corso della indagine attuale su Andrea Sempio “sia in sede medico-legale sulla vittima” sia sul “luogo del delitto“, cioè la villetta di via Pascoli della famiglia Poggi. Oltre al Procuratore Fabio Napoleone, la professoressa del Dipartimento di Scienze biomediche della Statale di Milano riferirà ai pubblici ministeri Civardi-De Stefano-Rizza, titolari del fascicoli.L'articolo Delitto Garlasco, la procura: “Il Dna sulla bocca di Chiara Poggi è da contaminazione da un altro cadavere” proviene da Il Fatto Quotidiano.