Temperature oltre i 30 gradi e umidità che al mattino arriva a toccare il 70% (e nel pomeriggio non scende mai sotto il 50%). A Cincinnati, in Ohio, è in corso il Masters 1000 pre US Open a cui partecipano tutti i migliori, compresi Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Ma oltre alla rivalità tra i due tennisti, a far parlare in questa prima settimana di torneo sono le condizioni in cui si giocano i match. La giornata inizia alle 17 italiane (le 11 locali) sotto un sole cocente e con un tasso di umidità come già detto altissimo. La superficie – il cemento – di certo non aiuta ed ecco che in questi primi giorni non sono mancate le proteste e le lamentele da parte dei tennisti. C’è chi lo fa con ironia come Daniil Medvedev, chi sui social come Aryna Sabalenka, chi in conferenza stampa come Jannik Sinner e chi invece crolla, alza la mano e si ritira, come Arthur Rinderknech. E partiamo proprio dal francese, che si è ritirato nel secondo set del match di terzo turno contro il canadese Felix Auger-Aliassime.Rinderknech crolla per il troppo caldo e si ritira“Bisogna resettarsi tra un punto e l’altro. Respirare bene, bere e mangiare correttamente. È sopravvivenza”. Con queste parole Arthur Rinderknech si era espresso sul caldo a Cincinnati durante le partite prima del match contro Auger-Aliassime. Il tennista francese, che aveva superato i primi due turni battendo Borges e Ruud giocando sempre alle 11 del mattino, non ce l’ha fatta e contro il canadese si è ritirato a metà secondo set. Rinderknech è infatti letteralmente crollato a terra per il caldo sul 2-2 al secondo set, dopo aver perso il primo al tie break. Il tennista si è accasciato all’ombra e ha subito chiesto aiuto. Dopo l’intervento del medico ha provato a giocare, ma persi i successivi due game ha deciso di ritirarsi, chiaramente sfinito e “soffocato” dal caldo.Tra ironia e realtà: i gesti e le parole di Medvedev, Sinner e SabalenkaMa se Rinderknech ha optato per la decisione più estrema – quella di ritirarsi – ci sono altri tennisti che si sono esposti in un modo o nell’altro. Sinner lo ha fatto scherzando (ma non troppo) dopo il match contro Daniel Galan: “A Cincinnati bisogna correre perché fa un caldo terribile”, aveva dichiarato l’altoatesino dopo aver vinto in 59 minuti contro il colombiano. Più eclatanti invece le proteste di Daniil Medvedev, eliminato clamorosamente al primo turno da Adam Walton in tre set, dopo aver vinto il primo. Il russo – nel corso del match di primo turno – ha sfoggiato soluzioni innovative per combattere il caldo di Cincinnati: A ogni cambio campo un impacco di ghiaccio sulla testa, cambiando spesso anche maglietta. Nel terzo set, poi, sul risultato di 4-1 per l’avversario, il russo ha infilato direttamente la testa nel frigo, scatenando le risate del pubblico americano.Infine anche Aryna Sabalenka ha voluto dire la sua con ironia sui social. La tennista bielorussa infatti, dopo aver vinto contro Emma Raducanu in tre set in tre ore e 12 minuti di partita (giocata dalle 13 locali in poi), ha postato un carosello di foto su Instagram con in copertina un’immagine che la ritrae immersa nel ghiaccio: “Tre ore di partita con 90 gradi (farenheit, ndr) ed è subito vasca ghiacciata”, la traduzione in italiano del post in inglese.L'articolo Tra ironia e vasche di ghiaccio, come i tennisti provano a combattere il caldo di Cincinnati. Ma c’è anche chi crolla (e si ritira) proviene da Il Fatto Quotidiano.