Goodwood Festival of Speed 2025, la passione si rinnova tra polvere e supercar

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C’è un odore, a Goodwood, che non esiste altrove. È un profumo umido di campagna inglese mischiato a quello caldo della gomma bruciata, con un retrogusto di olio da miscela, ottani, pelle lucida e sudore. È l’odore della passione. Quella vera. Quella che non ha bisogno di spiegazioni.Nel cuore dell’estate britannica, tra giardini curati e sentieri di ghiaia che costeggiano la tenuta del Duca di Richmond, si è consumato l’ennesimo capolavoro motoristico: il Goodwood Festival of Speed 2025. Un evento che mescola Ascot, Le Mans e la sagra della salsiccia, dove gli stivali in cuoio calpestano il fango accanto a scarpe Chanel, i bambini sognano guardando i bolidi e i vecchi si commuovono rivedendo le auto del loro tempo.Quest’anno la regia dell’applauso l’ha presa Pirelli, protagonista assoluta con una parata da 10.000 cavalli per celebrare i 40 anni del P Zero, il pneumatico che ha rivoluzionato il rapporto tra strada e prestazione. Ad aprire le danze una Ferrari F40, la stessa che nel 1987 montava la prima generazione del P Zero. Poi la brutale e irriverente Lancia Delta S4 Stradale, la sinuosa Pagani Utopia Roadster e la McLaren Artura con le Cyber Tyre, la silenziosa ma esplosiva Lotus Evija da 2011 CV, e la versatile Porsche 911 GTS. In mezzo, la regina: Lamborghini Urus SE, prima ad adottare il P Zero di quinta generazione. In chiusura, il passato che abbraccia il futuro: una Formula 1 con slick da 18 pollici. Ma Pirelli ha alzato l’asticella con un messaggio concreto: ha introdotto il nuovo P Zero “green”, primo pneumatico di serie con oltre il 70 % di materiali bio-based e riciclati, sviluppato per JLR. Dentro ci sono silice estratta dalla lolla del riso, acciaio da rottami, gomma naturale certificata FSC.La vera bomba, però, è stata Eccentrica. Il restomod su base Lamborghini Diablo ha stregato e diviso: brutalità prospettica, interni sartoriali, fari nascosti, carbonio a vista. Una versione provocatoria che, come ha detto qualcuno, “pretende attenzioni e non chiede scusa”. Pagani ha risposto con grazia letale: l’Utopia Roadster, perfetta, con cuore V12 e anima barocca. Anche ferma, sembrava muoversi. Lamborghini ha completato l’assolo con la Revuelto, supercar ibrida da oltre 1.000 CV, ordine e caos in un solo colpo d’occhio tagliente. Progettata per il Festival con livrea Grigio Acheso e Rosso Mimir, assetto in carbonio, cerchi da 22” e interni nero/rosso, è un manifesto della nuova era della casa di S. Agata Bolognese.Bentley non è stata da meno: con il debutto UK della Bentayga Speed, ha stabilito il nuovo record per SUV a motore termico sulla hillclimb, in 55,8”, e la sua presenza ha confermato che anche il lusso può correre. Qui le auto non sono pezzi da esposizione, sono macchine vive, che salgono, rombano, scivolano, a volte sbandano. Il pubblico applaude, ride, urla, si sporca. Qui l’eleganza non è asettica, è passionale, polverosa, reale.Il Festival diventa anche luogo di incroci imprevedibili: la Bentayga Speed di cui sopra parcheggiata accanto a un’Escort RS, artigiani di Oxford che mostrano sedili fatti a mano di fronte a concept EV di banche elvetiche, hypercar da milioni accanto a furgoni vintage. Goodwood è un museo in movimento, un circo del motore, una festa da milioni di sterline. Eppure, resta anzitutto umano, perché la vera protagonista, alla fine, è la passione. Cala il pomeriggio, le Red Arrows della RAF, pattuglia acrobatica seconda solo alle Frecce Tricolori, tracciano il cielo con scie rosso-blu-bianco. Si torna a casa con le scarpe impolverate, il cuore gonfio di emozione e il telefono pieno di video pronti a far sorridere ogni amico. Ma a Goodwood, il sogno si chiama realtà.L'articolo Goodwood Festival of Speed 2025, la passione si rinnova tra polvere e supercar proviene da Il Fatto Quotidiano.