All’esame ha scelto una poesia di Pier Paolo Pasolini, pur essendo una appassionata della Fisica. Arianna Niccoletti, 19 anni, è una delle 7 eccellenze dell’Istituto d’Istruzione Superiore di viale Roma 298 a Guidonia, diplomata con 100 e Lode al Liceo Scientifico “Ettore Majorana”.Il Liceo “Ettore Majorana”, oggi Istituto d’Istruzione Superiore di viale Roma 298 a GuidoniaContinua con lei la rassegna del quotidiano on line Tiburno.Tv sulle eccellenze scolastiche dei maturati negli Istituti superiori della Città dell’Aria per scoprire progetti e sogni dei nostri adolescenti e ragazzi (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO SULLA MATURITA’).Arianna è cresciuta a Guidonia, dove vive insieme alla mamma 53enne impiegata alla Asl Roma 1 e al fratello 23enne laureando in Economia all’università “La Sapienza”.Ama viaggiare, scoprire nuovi posti e culture, ma anche ballare in discoteca fino a tardi. Svaghi che non l’hanno mai deconcentrata dallo studio: Arianna racconta infatti di aver ottenuto la media del 10 fin dalle scuole medie inferiori, mantenendola anche al Liceo in una classe – la quinta A – che vanta altri due 100 e Lode con Giulia Ferreri e Federico Spada.Cosa rappresenta per te il 100 e Lode?“Rappresenta il raggiungimento di un obiettivo personale, il coronamento di 5 anni di tanto impegno e una grandissima soddisfazione per me e per la mia famiglia”.– Puntavi al massimo dei voti? Te lo aspettavi?”Sì ho sempre cercato di puntare al massimo, sinceramente me l’aspettavo ma al tempo stesso no perché tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto e molto spesso, do più peso ai minimi errori piuttosto che alle cose che faccio bene”.Arianna Niccoletti, 19enne di Guidonia, diplomata con 100 e Lode al Liceo Scientifico “Ettore Majorana”Se ti fossi diplomata con un voto inferiore?“Credo che un voto non rappresenti a pieno le capacità di una persona, se mi fossi diplomata con un voto inferiore sarei stata comunque contenta perché consapevole di aver dato il meglio di me”.Ti sentivi abbastanza preparata per questo esame finale? Avevi ansia o eri tranquilla?”Sì mi sentivo abbastanza preparata e devo dire che per me è stato molto utile studiare con i miei compagni di classe, è anche grazie a loro se sono riuscita ad ottenere il massimo dei voti. Avevo sicuramente l’ansia, soprattutto prima del colloquio orale, ma sono riuscita a gestirla nel modo migliore per me”.Il tuo percorso di studi ti ha preparata a questo esame finale oppure avresti preferito che fosse diverso? Se sì, come?”I professori mi hanno formata sia dal punto di vista scolastico che dal punto di vista umano, permettendomi di raggiungere questo voto. Ringrazio tutti loro ed in particolar modo il professore di matematica che è riuscito a fornirmi una preparazione adeguata per affrontare al meglio la seconda prova d’esame”.Come è andato questo esame e quale traccia hai scelto?“Sono molto soddisfatta di come sia andato l’esame. Per quanto riguarda la prima prova ho scelto la tipologia A1 su una poesia di Pier Paolo Pasolini nonostante non lo avessimo trattato durante l’anno scolastico. Ho scelto questa traccia perché mi è piaciuta molto e mi dava modo di spaziare tra gli autori svolti oltre al fatto che credo di essere più portata per questa tipologia di tema”.Cosa pensi della modalità d’esame?”Credo che le modalità di esame non permettano a tutti di performare bene. Nella prima prova ad esempio, capita spesso che vengano proposte tracce su autori non affrontati durante l’anno scolastico e chi come me preferisce la tipologia A, potrebbe trovarsi in difficoltà. Nella seconda prova invece, credo che venga attribuito un punteggio molto alto al problema svolto che risulta particolarmente complesso e richiede una preparazione molto solida. Questo può penalizzare anche studenti che possiedono le competenze ma non riescono a dimostrarle in quel contesto specifico”.Per ottenere risultati simili, quante ore dedichi allo studio?”Dedico diverse ore allo studio non solo per ottenere buoni risultati, ma anche perché mi appassiona imparare cose nuove”.Come riesci a conciliare studio e vita sociale?“Nell’ultimo anno scolastico sono riuscita a conciliare bene studio e vita sociale senza che ciò risultasse un peso per me anche perché credo che se si ha forza di volontà si riesce a fare tutto”.Rifaresti la scelta del Liceo Scientifico?”Inizialmente credevo che il liceo scientifico non facesse per me e mai avrei pensato di appassionarmi così tanto alle materie scientifiche, in particolar modo a fisica. E’ sicuramente un liceo impegnativo, ma uno dei pochi che offre una formazione completa. Perciò, a percorso concluso, posso dire con certezza che è stata la scelta migliore che potessi fare”.– Quali sono i tuoi hobby e interessi?“Non ho hobby o interessi particolari a cui mi dedico regolarmente, ma mi piace vivere in maniera frenetica, fare mille cose e mettermi in gioco in nuove esperienze. Inoltre amo viaggiare, scoprire nuovi posti e culture e vivere momenti spensierati con i miei amici, magari ballando in discoteca fino a tardi”.Hai scelto l’università? Se sì, quale facoltà? Se no, cosa farai dopo? “Ho deciso di continuare il mio percorso di studi all’università. In particolare vorrei iscrivermi a Ingegneria Elettronica, con l’intenzione di proseguire con una magistrale in Ingegneria delle Nanotecnologie in quanto mi appassionano molto le materie che si affrontano e tutto ciò che riguarda il comportamento della materia su scala microscopica. Ho già sostenuto un test di ingresso, ma sono ancora in attesa di sapere se sono rientrata in graduatoria”.Cosa sogni di fare da grande?“In futuro sogno di aprire uno studio nel settore dell’ingegneria insieme a mio fratello, magari lui potrebbe gestire la parte economica e amministrativa e io potrei occuparmi di lavori più tecnici e progettuali”.Vorresti rimanere in Italia o andare all’estero?“Ora come ora non voglio andare all’estero, ma preferisco rimanere qui in Italia e magari trasferirmi a Roma centro. Al tempo stesso però mi farebbe piacere fare esperienze lavorative all’estero, in particolare tramite corsi e programmi che mi permettano di perfezionare le lingue straniere, migliorare le mie capacità e accrescere la mia autonomia”.Secondo te il merito è premiato in Italia?”Credo che lavorativamente parlando il merito non sia premiato in italia perché spesso e volentieri non si viene premiati in relazione alle capacità e al lavoro svolto”.Un tempo gli studenti con una media alta venivano chiamati secchioni e oggi nerd. Sei mai stata chiamata così? Ti senti una secchiona e quale valenza dai al termine? ”Alle medie mi è capitato di sentirmi chiamare così, ma sinceramente non ho mai dato importanza a questo termine e ho sempre continuato per la mia strada senza farmi influenzare dai giudizi superficiali degli altri. Durante le scuole superiori invece ho avuto la fortuna di confrontarmi con persone che mi hanno sempre stimolata a crescere e migliorare sotto ogni punto di vista. Inoltre, come si suol dire, i cavalli si vedono alla fine della corsa e credo che questa espressione riassuma perfettamente il mio percorso”.Quanto è importante studiare? E perché?”E’ importante studiare per costruirsi un futuro solido e per poter vivere la vita a pieno senza precludersi niente”.Sei sui social? Se sì, quanto tempo li usi?”Sì sono sui social e li uso abbastanza un po’ come tutti i miei coetanei perché credo che, se usati nel modo giusto, possono essere utili e rappresentano una valvola di sfogo e un modo per staccare mentalmente dallo studio”.– Cosa ti rimane di più di questi anni di Majorana? C’è un episodio o un professore che ricorderai e perché?”E’ banale dirlo, ma questi cinque anni al Majorana sono stati e saranno i migliori anni della mia vita. Porterò sempre nel mio cuore i legami veri e sinceri che ho stretto con i miei compagni e se c’è un professore che ricorderò per sempre, è sicuramente quello di Matematica perché mi ha guidata nel mio percorso scolastico e ha sempre creduto in me spronandomi a fare di più”.Secondo un luogo comune diffuso sui Social, non è detto che il diplomato col massimo dei voti si realizzi nella vita più di uno studente medio. Cosa ne pensi? “Sono in parte d’accordo con l’idea che il voto di diploma non sia necessariamente indicativo del futuro personale o professionale di una persona. Capita spesso infatti che studenti molto diligenti e studiosi alle superiori, dopo anni di studio intenso, arrivino all’università o al mondo del lavoro già affaticati e demotivati e siano quindi portati a “gettare la spugna”. Viceversa, studenti medi, forse meno apprezzati nel contesto scolastico, riescono poi a trovare la propria strada. In generale credo che il successo nella vita dipenda da molti fattori, non solo dal voto con cui si è usciti alla maturità”.Quello appena concluso è stato l’anno della riforma del voto di condotta: bocciatura col 5 e debito formativo in caso di 6. Secondo te la legge Valditara rafforza il concetto di responsabilità e rispetto nelle giovani generazioni? E come? “Secondo me più che rafforzare il concetto di responsabilità implementa ancora di più la pressione sugli studenti, si può anche non essere sufficienti in qualcosa nella vita ed esserlo invece in altre cose, l’università rafforza questo concetto perché le persone scelgono le facoltà in base a dove eccellono”.L'articolo GUIDONIA – Arianna, diploma da 100 e Lode per l’aspirante ingegnera proviene da Tiburno Tv.