Il 75% degli adolescenti americani ha amici creati dalle intelligenze artificiali

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AGI - Quasi tre adolescenti americani su quattro hanno già utilizzato amici virtuali creati dall'intelligenza artificiale. Lo afferma l'ong Common Sense Media, preoccupata per i rischi che questi 'partner' focalizzati sulle relazioni personali possono rappresentare per i minori. Circa il "72% degli adolescenti ha utilizzato compagni di IA almeno una volta" e "più della metà utilizza queste piattaforme diverse volte al mese", ha stabilito l'organizzazione in uno studio condotto negli Stati Uniti.I partner di IA sono definiti dall'associazione come "amici o personaggi digitali con cui è possibile comunicare tramite testo o voce in qualsiasi momento" per avere "conversazioni personali e significative", servizi forniti, tra gli altri, da Character.AI e Replika. Un terzo degli adolescenti intervistati ha affermato di interagire con i compagni di intelligenza artificiale in modi sociali, come esercitarsi in determinate conversazioni, ricevere supporto morale o impegnarsi in interazioni amichevoli o romantiche. Quasi la metà considera questi assistenti di intelligenza artificiale principalmente come "strumenti" o "programmi per computer".Gli scenari più preoccupantiCommon Sense Media, una ONG che classifica film, videogiochi e app in base all'età per aiutare genitori e sostenitori della sicurezza online, è tuttavia preoccupata per i potenziali effetti dell'utilizzo di questi "amici virtuali, confidenti e persino terapisti". "I pericoli che rappresentano per i giovani utenti sono reali, gravi e ben documentati", afferma l'associazione, citando l'esempio del "suicidio di un ragazzo di 14 anni che aveva sviluppato un attaccamento emotivo a un compagno di intelligenza artificiale". La ong sottolinea la tendenza di questi strumenti a essere accondiscendenti nei confronti degli utenti, invece di incoraggiarli a riflettere, il che è problematico in un'età in cui si sviluppa il pensiero critico."Diverse piattaforme di intelligenza artificiale popolari, tra cui Character.AI, Nomi e Replika presentano rischi inaccettabili per gli utenti di età inferiore ai 18 anni", conclude Common Sense Media "Possono facilmente generare risposte che vanno da contenuti sessualmente espliciti e stereotipi offensivi a 'consigli' pericolosi che, se seguiti, potrebbero avere conseguenze gravi o addirittura fatali nella vita reale". Raccomanda pertanto di non consentire ai minori di utilizzare questi strumenti.