Arrestato il braccio destro di Almasri, Cpi ringrazia la Germania

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La Corte Penale Internazionale (Cpi), ha confermato l’arresto in Germania dell’ex alto funzionario libico, Khaled al Hisri, noto come Al-Bouti, considerato uno dei principali collaboratori del generale Almasri e ha ringraziato le autorità tedesche per la collaborazione. L’uomo è stato arrestato in Germania su mandato segreto emesso dalla Cpi che lo accusa di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Lo ha reso noto venerdì la stessa Corte con sede all’Aia. Statement of the #ICC Office of the Prosecutor on the arrest of a suspect in the Situation in #Libya ⤵️https://t.co/ebAmMTbA61— Int'l Criminal Court (@IntlCrimCourt) July 18, 2025Le accuse contro Al-BoutiAl Hisri, considerato uno dei responsabili principali della prigione di Miriga a Tripoli, dove sono state detenute migliaia di persone, è stato fermato mercoledì in Germania, sulla base di un mandato datato 10 luglio. Secondo l’accusa, tra il febbraio 2015 e l’inizio del 2020, avrebbe commesso, ordinato o supervisionato omicidi, torture, stupri e violenze sessuali contro civili e detenuti. Il sospettato resterà in custodia in Germania fino al completamento delle procedure legali per il suo trasferimento all’Aia. La Cpi ringrazia la GermaniaLa Corte ha ringraziato le autorità tedesche per la collaborazione. “Ringrazio le autorità nazionali per la loro cooperazione solida e costante, che ha portato a questo arresto”, ha dichiarato il cancelliere della Cpi, Osvaldo Zavala Giler. L’inchiesta della Corte dell’Aia in Libia è stata avviata su mandato del Consiglio di Sicurezza dell’Onu nel 2011, durante il conflitto che ha portato alla caduta di Muammar Gheddafi, ucciso prima di poter essere consegnato alla giustizia internazionale. Attualmente, la Corte ha emesso altri otto mandati di arresto contro cittadini libici, tra cui un figlio di Gheddafi. Le autorità nordafricane hanno accettato la giurisdizione della Cpi per il periodo compreso tra il 2011 e il 2027.Il caso AlmasriE se Berlino ha provveduto rapidamente ad arrestare Al-Bouti, non si può dire la stessa cosa di Roma. L’Italia, infatti, non aveva consegnato alla Cpi Osama Elmasry-Almasri Njeem, generale, capo della polizia giudiziaria libica, anche lui accusato di crimini di guerra e contro l’umanità. Per questo la Corte aveva notificato una procedura di inadempienza. L’uomo era stato arrestato il 21 gennaio 2025 e poi rilasciato a Torino. In seguito è stato espulso e rimpatriato con un volo di Stato italiano. Questo articolo Arrestato il braccio destro di Almasri, Cpi ringrazia la Germania proviene da LaPresse