La cultura italiana si mobilità per difendere Francesca Albanese

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AGI - Il mondo della cultura italiana si mobilita per Francesca Albanese e Gaza. Su iniziativa di Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), è stata scritta una lettera aperta in difesa della Relatrice speciale delle Nazioni Unite sanzionata dagli Stati Uniti per aver documentato la situazione nei territori palestinesi occupati, e sottoscritta da alcune delle più importanti voci del mondo culturale italiano.Tra i primi firmatari della lettera figurano nomi di primo piano del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Claudio Santamaria. Al loro fianco, icone della cultura come Serena Dandini, Lella Costa e Alessandro Bergonzoni, intellettuali come lo storico dell'arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lidia Ravera, oltre a voci influenti della musica contemporanea come Marracash, Francesca Michielin, Cosmo e La Rappresentante di Lista. I am impressed (and touched) by the how many are speaking out in defense of my work. Standing united against abuse is critical, and even more critical is to stop the genocide. TOGETHER WE CAN. https://t.co/qecwZrnzBD — Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) July 12, 2025La lettera sostiene che le sanzioni, imposte il 9 luglio 2025 dal Segretario di Stato Usa Marco Rubio, siano "un tentativo esplicito di distogliere l'attenzione mondiale dalla catastrofe umanitaria in corso a Gaza" dove oltre 60.000 palestinesi hanno perso la vita, più della metà donne e bambini. "Non possiamo permettere che le sanzioni contro chi documenta le violazioni dei diritti umani diventino uno strumento per perpetuare l'impunita' - si legge nel documento - il silenzio su Gaza è complicità".L'appello si rivolge alle più alte istituzioni italiane: al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani, chiedendo loro di "difendere una cittadina italiana sanzionata per aver svolto il proprio mandato Onu".Il documento invita inoltre il Parlamento a esprimersi con una mozione unitaria per la protezione diplomatica di Albanese. Il lavoro della Relatrice Onu, in particolare il report From Economy of Occupation to Economy of Genocide, ha documentato come la sofferenza del popolo palestinese sia diventata fonte di profitto per un complesso sistema di interessi corporativi e finanziari, identificando 48 aziende multinazionali coinvolte."La storia ci giudicherà per quello che avremo fatto o non fatto di fronte a questa tragedia - conclude la lettera - scegliamo di stare dalla parte di chi ha il coraggio di documentare la verità, di chi non distoglie lo sguardo, di chi continua a credere che un altro mondo sia possibile. Per Gaza. Per la verità. Per la giustizia" chiude il documento, firmato da oltre 80 tra artisti, musicisti.