Sinner 'freddo' anche nell'esultanza

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AGI - Bjorn Borg si butta per terra, Novak Djokovic mangia l'erba e s'inginocchia, Roger Federer scoppia in lacrime, Carlos Alcaraz si stende a braccia aperte al suolo. E così via, di esultanza in esultanza, quando nel tempio del tennis si scrive il proprio nome. Vincere Wimbledon è un evento unico, il "sogno dei sogni realizzato" come dice Jannik Sinner. Un momento in cui, dopo una battaglia sul campo, ci si lascia andare stremati e si festeggia. Tutti più o meno allo stesso modo. Tutti, tranne Jannik il Freddo.Sinner ha conquistato a 23 anni il trofeo più importante del mondo, ha sancito la propria superiorità e ribadito di essere il n.1 del tennis sconfiggendo in finale l'unico avversario in grado di batterlo nell'ultimo anno (a parte la parentesi Bublik). E nel momento in cui il punteggio diventava ufficiale (4-6 6-4 6-4 6-4) si è lasciato andare... ad un sorriso con le braccia alzate. Neanche avesse passato il turno in un torneo qualsiasi.Ma anche questo è Jannik Sinner. Un campione come non si è mai visto: uno che perde la partita più dolorosa della carriera e una delle più importati in maniera rocambolesca al Roland Garros e decide che va bene così. "Devi andare sempre a mille e devi accettare degli errori per poi fare le scelte giuste e migliorare", ha spiegato oggi. Traduzione: perdi la finale di Roland Garros e ti metti a studiare cosa non ha funzionato per correggerlo.È accaduto in passato quando perdeva sempre contro Daniil Medvedev, fino a diventare poi la sua bestia nera (dalla finale degli Australian Open 2024). È accaduto oggi con Carlos Alcaraz a cui - indipendentemente dalla superficie diversa - ha preso le misure dopo cinque sconfitte consecutive ed è riuscito a contenerne l'estro e la potenza.Un lavoro massiccio e metodico che ha dato i suoi frutti. E alla fine Sinner ha festeggiato con un gran sorriso alzano le braccia al cielo. Come hanno fatto tutti gli italiani che lo seguivano in tv. Jannik uno di noi, dunque.