Di fronte al «bullismo economico» di Donald Trump per i dazi al 30% sulle importazioni europee, quest’ultima corre ai ripari ma senza chiudere le porte al dialogo. All’indomani dell’amara sorpresa, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha chiarito la posizione di Bruxelles: niente reazioni immediate, ma una strategia di doppio binario. «Abbiamo elaborato un secondo elenco di possibili contromisure», ha detto von der Leyen in un punto stampa oggi 13 luglio. «Ma non siamo ancora arrivati a quel punto. Questo è molto importante». L’intenzione, ha precisato, è proseguire sulla via del negoziato, pur «essendo pienamente preparati per tutti gli scenari».Il piano del doppio binario dell’UeA livello tecnico, l’Ue ha già predisposto un piano B per i prodotti americani potenzialmente soggetti a dazi nel caso in cui l’amministrazione statunitense non dovesse fare retromarcia sulla stretta annunciata da Trump. Per ora, però, Bruxelles ha scelto di estendere la sospensione delle contromisure fino all’inizio di agosto, in attesa di verificare se ci siano margini per una soluzione condivisa. Una mossa che evidenzia la volontà di non alimentare una nuova guerra commerciale, ma allo stesso tempo di non farsi trovare impreparata. «Preferiamo una soluzione negoziata», ha ribadito von der Leyen, «e questo resta il nostro obiettivo principale». Nel frattempo, tra le strategie adottate c’è anche quella di diversificare le relazioni commerciali. A questo proposito, von der Leyen ha annunciato oggi un accordo politico di libero scambio con l’Indonesia. La linea dell’ItaliaAd allinearsi alla posizione europea è stato anche il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, che in un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung ha ribadito il sostegno del Paese a una linea di equilibrio: «La nostra mano resta tesa, ma non ci faremo piacere tutto. Se non si riuscirà a negoziare una soluzione equa, dovremo prendere decise contromisure per proteggere imprese e posti di lavoro in Europa». La linea è condivisa anche dall’Italia. Come chiarito anche dal ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, il nostro Paese «non vuole lo scontro con gli Usa, ma bisogna difendere le aziende, la nostra industria e i nostri lavoratori». Concorda il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che in mattinata ha dichiarato: «Sappiamo che non abbiamo alternativa al negoziato. Se applicassimo misure di ritorsione innescando una guerra commerciale, le conseguenze sull’economia dei due continenti sarebbero devastanti».L'articolo L’Ue risponde ai dazi di Trump con una strategia a doppio binario. L’annuncio di von der Leyen: «Vogliamo negoziare, ma siamo pronti a colpire» proviene da Open.