Forza Italia sfida la Lega anche sulla riforma Ncc: cosa prevede la nuova proposta

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L’eterno braccio di ferro tra tassisti e Ncc (noleggio con conducente) non accenna a placarsi. Ma oggi il conflitto prende una piega inaspettata e si intreccia con gli equilibri interni alla maggioranza di governo. Andrea Caroppo, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Trasporti, ha presentato una proposta di legge, a sua firma, che punta a riformare il settore del trasporto non di linea, mettendo di fatto in discussione il riassetto normativo voluto da Matteo Salvini (e che dalle organizzazioni di settore era stata considerata troppo pro-taxi). Un’iniziativa che non passa inosservata, specie dopo i dossier su ius scholae e flat tax. Insomma un nuovo messaggio neanche troppo velato alla Lega, visto che la competenza sui trasporti è appunto di Salvini.Una norma di oltre 30 anni faLa proposta di legge di Caroppo si innesterebbe sulla legge quadro del 15 gennaio 1992 numero 21, scritta oltre trent’anni fa. Un’epoca in cui non esistevano app, piattaforme digitali e sistemi di prenotazione online che oggi sono parte integrante del settore. «La normativa ha avuto qualche modifica nel tempo ma l’impianto sostanziale non è adeguato ai tempi e va assolutamente cambiato – spiega Caroppo – Dopo la pandemia la richiesta di mobilità nel mondo, ma soprattutto in Italia è schizzata. Da qui la nostra proposta di legge».Più Regioni meno ComuniLa proposta di legge punta dritto su due obiettivi: spostare le competenze alle Regioni e tagliare la burocrazia che pende sulle Ncc. Sul primo fronte, il testo prevede il trasferimento del rilascio delle autorizzazioni Ncc dai Comuni alle Regioni. La frammentazione comunale viene considerata un ostacolo: «La dimensione regionale renderà più efficiente il servizio per l’utenza», superando l’attuale «frammentazione comunale» che crea solo «limiti e confusione» spiega Caroppo. Nel testo si legge che le Regioni avranno piena autonomia nel fissare i bandi di concorso per le licenze Ncc, il numero e il tipo di veicoli da adibire al servizio, le modalità di svolgimento del servizio, e i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio del noleggio con conducente. Tra gli altri punti introdotti dalla Pdl, c’è anche quello che prevede che il prelievo e l’arrivo a destinazione dell’utente possano avvenire anche al di fuori della regione che ha rilasciato l’autorizzazione.Abolizione del foglio servizio elettronicoIl secondo pilastro è la semplificazione normativa. Il principale obiettivo è l’abolizione del foglio di servizio elettronico, il documento digitale che ogni conducente Ncc è tenuto a compilare prima di ogni corsa, inserendo i dati del cliente, la targa del veicolo, gli orari, i chilometri, il punto di partenza e quello di arrivo. Un obbligo, voluto proprio da Matteo Salvini che l’ha inserito nella sua riforma, entrata in vigore da poco e che – da chi è del settore – viene percepito come un appesantimento burocratico. La proposta interviene anche sull’eliminazione del vincolo dei 20 minuti tra una corsa e l’altra, considerato un limite artificiale che finisce per ampliare il divario competitivo a favore dei taxi, i quali, al contrario, possono effettuare corse consecutive senza restrizioni temporali. Due capisaldi, le misure in questione, del decreto interministeriale n. 226 del 26 ottobre, redatto dai ministri Piantedosi e Salvini. E su cui si era già espresso anche il Tar del Lazio, accogliendo parzialmente il ricorso dell’Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile, ma su cui almeno dal punto di vista politico il leader del Carroccio non aveva mai fatto grandi aperture preferendo, dicono i critici, un rapporto privilegiato con i tassisti e le loro associazioni. Cambiare il nome?Ma Caroppo ha sollevato anche un’altra questione: l’esigenza di cambiare il nome delle auto a noleggio con conducente. «Un turista che arriva in Italia non ha idea di cosa siano. La denominazione va cambiata» spiega. Non si tratta di un punto previsto nella proposta di legge, ma di un tema «su cui si potrà ragionare», avverte. «Taxi è una dicitura universale, comprensibile in tutto il mondo. Ncc, invece, è un termine specificamente italiano. Dobbiamo trovare una denominazione che sia chiara e comprensibile per tutti».L’iter parlamentareLa proposta di legge inizierà il suo percorso parlamentare nei prossimi giorni, con l’ambizione di essere incardinata prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, che avrà inizio nei primi di agosto e si protrarrà fino all’inizio di settembre. «L’obiettivo è raccogliere la massima convergenza», spiegano i deputati in conferenza stampa, «per far avanzare il provvedimento il più rapidamente possibile».L’intervento«Il nostro unico obiettivo, da veri liberali quali siamo, è modernizzare il Paese» ha spiegato Caroppo. «La nostra proposta non fa il tifo per nessuno – una rassicurazione ai tassisti – ma vuole modificare in maniera organica il trasporto pubblico non di linea, apportando alcune modifiche semplici ma concrete». A sostenere l’idea ci sono anche il vicesegretario nazionale del partito, Stefano Benigni, e la deputata azzurra Maria Paola Boscaini. «I giovani sono sempre meno affezionati all’auto come veicolo privato e più alla mobilità pubblica – interviene poi Benigni – Vogliono un servizio efficiente ed efficace che dia risposta alle loro esigenze. Sono giovani abituati a girare il mondo e vedono che all’estero le cose funzionano meglio, anche in nazioni meno sviluppate della nostra».L'articolo Forza Italia sfida la Lega anche sulla riforma Ncc: cosa prevede la nuova proposta proviene da Open.