Siria, esercito entra a Sweida: è tregua tra drusi e beduini. Attacchi dell’Idf

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Il ministero della Difesa siriano ha annunciato che le forze dell’esercito siriano sono entrate nella città di Sweida, nella Siria meridionale, dove sono scoppiati violenti scontri tra drusi e beduini. Convogli dell’esercito e delle forze di sicurezza interna si sono radunati nella zona di Rima Hazem, a nord-ovest di Sweida, e hanno iniziato ad avanzare verso il centro della città. Fonti dell’emittente SyriaTv hanno riferito che sono scoppiati scontri tra l’esercito e gruppi ‘fuorilegge’ che si opponevano all’ingresso delle istituzioni statali a Sweida. Il cessate il fuoco“A tutte le unità operative nella città di Sweida, dichiariamo un cessate il fuoco completo, dopo un accordo con i notabili e i dignitari della città. Interverremo solo sulle fonti di fuoco e ci occuperemo di qualsiasi attacco da parte di gruppi fuorilegge”. È quanto ha annunciato in un post sul social X il ministro della Difesa siriano Murhaf Abu Qasra, decretando la fine degli scontri tra le comunità druse, le comunità beduine e l’esercito siriano.إلى كافة الوحدات العاملة داخل مدينة السويداء، نعلن عن وقف تام لإطلاق النار بعد الاتفاق مع وجهاء وأعيان المدينة، على أن يتم الرد فقط على مصادر النيران والتعامل مع أي استهداف من قبل المجموعات الخارجة عن القانون.— مرهف أبو قصرة (@Murhaf_abuqasra) July 15, 2025Questa mattina, i leader religiosi della comunità drusa in Siria avevano invitato le fazioni armate che si stavano scontrando con le forze governative a consegnare le armi e a cooperare con le autorità mentre queste entravano nella capitale provinciale di Sweida. Una delle principali autorità religiose ha poi diffuso un video in cui ritirava la richiesta. La dichiarazione iniziale invitava le fazioni armate a Sweida a “cooperare con le forze del ministero dell’Interno, a non opporre resistenza al loro ingresso e a consegnare le armi”. La dichiarazione invitava inoltre ad “aprire un dialogo con il governo siriano per affrontare le ripercussioni degli eventi”. Il comandante della Sicurezza interna nella provincia di Sweida, il generale di brigata Ahmad al-Dalati, ha accolto con favore la dichiarazione e ha invitato “tutte le autorità religiose e gli attivisti sociali ad adottare una posizione nazionale unitaria a sostegno delle misure del ministero dell’Interno volte a estendere l’autorità dello Stato e garantire la sicurezza in tutta la provincia”.Gli attacchi dell’esercito di IsraeleL’aeronautica militare dell’esercito israeliano (Idf) ha effettuato diversi attacchi nella zona di Sweida. Ynet ha riferito che le Idf hanno attaccato un carro armato dell’esercito siriano all’interno della città, mentre il quotidiano qatariota ‘Al-Arabi Al-Jadeed’ ha riportato che in un precedente attacco delle Idf al sito membri della sicurezza delle forze siriane sono rimasti feriti.Netanyahu: “Ordinati raid a Sweida a difesa dei drusi”In una dichiarazione congiunta, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz affermano di aver ordinato all’esercito israeliano (Idf) di colpire le forze siriane “a seguito dell’attacco ai drusi in Siria”. Nella dichiarazione si afferma che è stato ordinato di colpire “le forze del regime e le armi che sono state introdotte nella zona di Sweida”, cosa che Netanyahu e Katz affermano essere “contraria alla politica di smilitarizzazione decisa, che proibisce l’ingresso di forze e armi nella Siria meridionale che mettono in pericolo Israele”. “Israele si impegna a impedire che vengano arrecati danni ai drusi in Siria grazie alla profonda alleanza fraterna con i nostri cittadini drusi in Israele e ai loro legami familiari e storici con i drusi in Siria, e stiamo agendo per impedire al regime siriano di arrecare loro danno e per garantire la smilitarizzazione dell’area adiacente al nostro confine con la Siria”, aggiunge la dichiarazione.Questo articolo Siria, esercito entra a Sweida: è tregua tra drusi e beduini. Attacchi dell’Idf proviene da LaPresse