Il Tribunale di Como, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto l’arresto di Daniele Re, 34 anni, compagno e convivente di Ramona Rinaldi, 39 anni, trovata morta impiccata nella casa che i due condividevano a Veniano, nel Comasco, nella notte a cavallo tra il 20 e il 21 febbraio scorsi. L’uomo è stato fermato questo pomeriggio a Milano. Re è indagato per omicidio volontario aggravato e maltrattamenti. Secondo la procura, Ramona non si sarebbe tolta la vita – come inizialmente ipotizzato – ma sarebbe stata strangolata.La morte sospettaLa vicenda risale all’alba del 21 febbraio, quando l’uomo aveva chiamato i soccorsi sostenendo di essersi svegliato attorno alle 5 del mattino e di non avere trovato la compagna, salvo poi scoprirne il cadavere nella cabina doccia di casa. I successivi sopralluoghi dei carabinieri avevano destato i primi sospetti. Non si capiva per esempio chi e perché avesse azionato la lavatrice installata in bagno, che conteneva, tra gli altri indumenti, anche la camicia da notte di Ramona. Il sospetto fu subito quello che qualcuno avesse voluto liberarsi di un indizio.Il tonfo nel cuore della notte e l’ipotesi del moventeNon solo: i vicini di casa avevano rivelato di avere udito un forte tonfo nel cuore della notte, attorno alla una, un rumore che l’indagato sostenne di non avere udito. Ulteriori indizi sull’orario della morte, tali da far supporre una ricostruzione diversa da quella fornita dal convivente, sarebbero emersi dall’esame autoptico. Il movente del delitto sarebbe da ricercarsi nel timore – manifestato con alcuni conoscenti – che la donna volesse lasciarlo. Inoltre, Ramona non ha lasciato alcun messaggio e familiari e amici non avrebbero riferito alcun problema o segnale di allarme, ribadendo la convinzione che la 39enne, legatissima alla figlia di 6 anni, non si sarebbe mai tolta la vita.L'articolo «Non si è suicidata, è stata strangolata»: arrestato il convivente della donna trovata impiccata nel Comasco a febbraio proviene da Open.