Quei chiacchieroni dei bonobo

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I bonobo, che con gli scimpanzé sono i nostri più vicini parenti viventi, hanno molto in comune con noi. Ora si è scoperta una cosa in più: sanno creare complesse combinazioni di richiami, in modo analogo a come noi umani combiniamo le parole. È quanto è emerso in uno studio guidato da Mélissa Berthet dell'Università di Zurigo (Svizzera), a cui dedichiamo un approfondimento su Focus in edicola. Questa capacità si chiama composizionalità: l'abilità di combinare elementi in frasi il cui significato è derivato da quello delle singole parti. Mélissa Berthet ha registrato i richiami dei bonobo, che potete ascoltare qui sopra, e li ha analizzati. In questa intervista, ci racconta come lei e i colleghi hanno condotto lo studio e quali sono stati i risultati.Registrando i richiami dei bonobo, ha creato un vero "dizionario" delle vocalizzazioni. Come ha determinato i possibili significati?Per indagare il significato dei richiami dei bonobo, ho condotto un'ampia ricerca nella Kokolopori bonobo Reserve, nella Repubblica Democratica del Congo, per 8 mesi. Ho seguito i bonobo di tre comunità, abituate alla presenza umana, per 8-12 ore al giorno, registrando le loro vocalizzazioni e annotando sistematicamente il contesto in cui ogni richiamo veniva prodotto.Per ogni vocalizzazione, ho monitorato oltre 300 parametri contestuali, come la presenza di cibo, se l'individuo si stava nutrendo, pulendo, riposando, se veniva avvicinato da altri, se nuovi individui si stavano unendo al gruppo, se il gruppo aveva iniziato a spostarsi e così via. Correlando questi contesti con vocalizzazioni specifiche, sono stata in grado di dedurre il probabile significato dei richiami. Nel tempo, questo ci ha permesso di creare una sorta di "dizionario" delle vocalizzazioni dei bonobo, una mappatura completa dei richiami e dei significati e contesti associati.Può citare qualche esempio del significato delle vocalizzazioni usate dai bonobo?Sì, ce n'è uno che mi piace molto. I bonobo hanno i richiami "yelp" e "piep", che hanno un significato simile: sembrano essere usati per chiedere agli altri di fare qualcosa. Tuttavia, sono diversi in quanto lo yelp è più un imperativo, "Facciamolo!", mentre il piep sembra più sommesso, più simile a un "Se vuoi, potremmo fare...".Cosa comunicano i richiami?Ciò che emerge dalle nostre scoperte è che la maggior parte dei richiami dei bonobo viene utilizzata per coordinare il comportamento del gruppo. Il loro significato è spesso legato al mantenimento dell'unità spaziale del gruppo o all'assicurare che gli individui siano impegnati nella stessa attività contemporaneamente. Questo è logico perché i bonobo vivono in quella che chiamiamo una società a fissione-fusione, in cui i membri del gruppo si dividono in sottogruppi più piccoli al mattino e si riuniscono più tardi, proprio come gli umani che si separano per lavoro e si riuniscono la sera. In un sistema sociale così dinamico, i richiami aiutano gli individui a rimanere sincronizzati e a mantenere la coesione sociale. Ad esempio, alcuni richiami possono essere associati all'inizio di un viaggio o alla richiesta di unirsi a gruppi distanti.La vostra ricerca puntava a indagare la capacità dei bonobo di "combinare" richiami, la composizionalità. In quali specie è presente questa capacità?La composizionalità – la capacità di combinare elementi significativi in strutture più ampie, il cui significato complessivo deriva dal significato delle singole parti – è una caratteristica fondamentale del linguaggio umano. Fino a poco tempo fa, si pensava fosse in gran parte esclusiva degli esseri umani. Tuttavia, ora sappiamo che le cinciallegre giapponesi e un altro uccello come il garrulo bianconero meridionale, oltre a primati come gli scimpanzé possono produrre almeno una combinazione di richiami. Il fatto che gli scimpanzé avessero questa capacità suggeriva che anche il nostro ultimo antenato comune con scimpanzé e bonobo la possedesse. Per verificare questa ipotesi e assicurarci che non si fosse evoluta indipendentemente nei due lignaggi, dovevamo assicurarci che la composizionalità fosse presente anche nei bonobo.E cosa avete scoperto?Nei bonobo, abbiamo scoperto non una, ma ben quattro combinazioni. Per determinarlo, abbiamo prima stimato il significato dei singoli richiami e poi delle combinazioni, determinando il contesto in cui vengono emessi. Affinché una combinazione fosse considerata composizionale, doveva soddisfare tre criteri: ogni elemento doveva avere un suo significato distinto; la combinazione doveva avere un significato diverso da quello di ogni singola parte; il significato della combinazione doveva essere ricavato dalle sue parti.Abbiamo anche esaminato il tipo di composizionalità. Che può semplicemente sommare due significati (come nell'espressione "ballerina bionda", che indica una persona bionda che è anche ballerina) o essere più complessa, con un elemento che modifica l'altro (come "cattiva ballerina", che non indica una persona cattiva che è anche ballerina, ma una ballerina che danza male: cattiva modifica ballerina). Abbiamo esaminato se il significato della combinazione fosse diverso dalla semplice aggiunta del significato delle sue parti: tre delle quattro combinazioni appartenevano a questo tipo più complesso di composizionalità, che si pensava fosse esclusiva degli esseri umani.Può fare esempi di questo tipo di combinazioni?Ad esempio,un bonobo emette un leggero "peep", che significa "Vorrei", prima di un fischio, che significa "Restiamo insieme". Questa combinazione viene utilizzata in situazioni di conflitto sociale. Sembra significare qualcosa come "Rilassatevi", forse un modo per dire "Vorrei che restassimo insieme". C'è un altro caso: un richiamo che significa "prestatemi attenzione" e uno che segnala eccitazione sono usati insieme quando un bonobo viene aggredito e chiede aiuto ad altri. Forse significa qualcosa come "guardatemi perché sono in pericolo"..