La Procura di Palermo ha presentato ricorso direttamente in Cassazione contro la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale nei confronti di Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, nell’ambito del processo Open Arms. Si tratta di un ricorso per ‘saltum’, cioè un ricorso immediato in Cassazione, saltando il processo di Appello.Il ricorso dei giudiciNel testo del ricorso, i magistrati contestano in particolare tre aspetti: la violazione delle norme sul soccorso in mare, la violazione delle norme a tutela della libertà personale e la violazione delle norme sulla tutela dei minori non accompagnati. La procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, contesta la ricostruzione della vicenda del collegio presieduto da Roberto Murgia che ha assolto il 20 dicembre scorso l’ex ministro dell’Interno. Per la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e la sostituta Giorgia Righi “i fatti sono accertati, è solo una questione di diritto” scrivono i magistrati palermitani nel ricorso alla Suprema Corte. Nelle motivazioni della sentenza di primo grado il collegio sostiene che “in nessuno dei tre eventi di salvataggio presi in considerazione l’Italia aveva l’obbligo di fornire un porto Sicuro”.Una tesi opposta a quella della Procura che oggi sceglie il ricorso in Cassazione proprio perché non sono in discussione i fatti ma la valutazione in diritto degli stessi. Per i giudici palermitani “la sentenza è viziata dall’inosservanza di una serie di norme integratrici sulla libertà personale e le convenzioni sul soccorso in mare”. Nel caso il ricorso venisse accolto per la vicenda Open Arms si celebrerà un nuovo processo in corte d’Appello, sempre a Palermo.Salvini: “Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato” “Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato”. Queste le parole del vicepremier Matteo Salvini che così commenta sui social la notizia del ricorso della procura di Palermo contro la sua assoluzione nel caso Open Arms.Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato. pic.twitter.com/ImtzIxpZdy— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 18, 2025Open Arms: la vicendaNell’agosto 2019 si consumò un braccio di ferro lungo 19 giorni tra l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e la nave della ong spagnola Open Arms, che si trovava nel Mediterraneo, con a bordo 147 migranti, soccorsi in tre diversi salvataggi. Il Viminale negò più volte l’autorizzazione a sbarcare sull’isola di Lampedusa. Il leader della Lega fu iscritto nel registro degli indagati e fu poi accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Il 20 dicembre 2024 fu però assolto “perché il fatto non sussiste”.Questo articolo Open Arms, la Procura di Palermo impugna l’assoluzione di Salvini proviene da LaPresse