Sesto San Giovanni, la replica dell’assessore Lamiranda: «Mai detto che l’omosessualità è una malattia. Il Pd mi ha attribuito parole non dette»

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Parla di «attacco strumentale del Pd» locale Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica, Strade ed Infrastrutture, Ambiente di Sesto San Giovanni. Su Lamiranda sono piovute polemiche per via di un suo commento social, in cui affermava come l’omosessualità, in passato, fosse stata ritenuta una malattia da parte di alcune realtà istituzionali e scientifiche. «L’omosessualità è stata o no classificata come malattia in Europa? Sì. È considerata malattia in altre parti del mondo? Sì. In alcuni è pure reato e si viene impiccati. Poi il politicamente corretto sistema tutto. Ma qualche scienziato prima del woke e del gender aveva messo nero su bianco trattarsi di malattia», aveva scritto commentando la notizia sul ritiro dalla boxe di Imane Khelif. Ora, in una lunga replica trasmessa a Open, spiega la sua versione dei fatti. «Ho semplicemente riportato quello che la storia passata ha verificato e, negli ultimi anni, fortunatamente rivisto»«In 30 anni di politica mai ho assistito a una bassezza di questo genere da parte dei miei oppositori», spiega l’assessore. «In un confronto social, non in un post di mia iniziativa – sottolinea – riprendendo una notizia di rilievo nazionale, oltre che di sport, con un cittadino a sue precise domane sull’omosessualità, ho risposto riportando come l’Organizzazione Mondiale della Salute avesse ritenuto, per diversi anni, l’omosessualità un disturbo mentale e che in una parte del mondo l’omosessualità fosse repressa anche con l’impiccagione. Una esposizione civile, documentale senza attribuire a nulla e nessuno alcunché e, soprattutto, mai affermando l’omosessualità o la transessualità essere malattie». «Ho semplicemente riportato quello che la storia passata ha verificato e, negli ultimi anni, fortunatamente rivisto», precisa Lamiranda.«Il Pd mi ha attribuito parole che non ho mai pronunciato»«Distorcendo la verità storica (non mia personale, ma storica) riportata nei miei commenti il Partito Democratico di Sesto San Giovanni, in assoluta malafede e con pregiudizio alla mia persona, con un comunicato stampa mi ha attribuito “parole” che non ho mai pronunciato, facendomi passare per una persona omofoba, intollerante che diffonde pregiudizio, fa disinformazione e viola la legge», informa l’assessore. «Prima che rappresentante delle istituzioni sono un padre. Mai un padre direbbe di suo figlio omosessuale che è malato»«Voglio ricordare che oltre ad essere un rappresentante delle istituzioni sono un genitore. Mai un un padre direbbe di suo figlio omosessuale che è malato!», spiega. «Qui chi fa disinformazione con malafede, travisando i fatti storici, è il Partito Democratico di Sesto San Giovanni allorquando storce l’affermazione “l’omosessualità è stata considerata una malattia mentale in Europa? Si” (fonte Oms fino al 1990) e che “la transessualità lo è stata fino al 2018 poi declassata in “incongruenza di genere” (sempre fonte OMS) attribuendomela con “l’omosessualità e la transessualità sono malattie”. Un ‘”virgolettato” che non esiste negli scritti e che in quanto tale costituisce una chiara diffamazione aggravata (si incita all’odio ma lo fa il PD non il sottoscritto) e per cui mi tutelerò nelle sedi opportune per ristabilire l’onore e l’onorabilità che mi sono costruito in questi trenta anni di attività sociale e politica nella città di Sesto San Giovanni, così come nella professione libera», spiega Lamiranda.«Informazione fake»«Sono vicino alle comunità di genere che si sono sentite offese per l’uso strumentale che il PD di Sesto San Giovanni ha fatto del tema. Spiace – sottolinea l’assessore – che alcune testate giornalistiche (Il Fatto Quotidiano, Corriere della Sera Milano, La Repubblica Milano, Rai News, per citarne alcuni) abbiano pubblicato il comunicato del PD, contenente false mie affermazioni, senza prima verificarne la veridicità. Era loro dovere, prima di scrivere, di sentire la mia versione dei fatti sul tema, strumentalizzato dal PD, ovvero se confermavo l’affermazione fake del Partito Democratico che per me l’omosessualità e la transessualità sono malattie». «Bastava comunque avere anche la sola accortezza di leggere tutto lo scritto, senza estrapolarne una sola parte, per capire che non avevo assolutamente affermato nulla ma riportato dati storici scientifici (OMS). Per mio contro, nella mia missione affidatami dai cittadini, continuerò a portare professionalità, ascolto e, soprattutto, quotidiano lavoro per la città e per i cittadini. Questo e quanto, ma doveroso per i tanti cittadini che hanno letto la distorsione dei fatti, rimanendone increduli», conclude.L'articolo Sesto San Giovanni, la replica dell’assessore Lamiranda: «Mai detto che l’omosessualità è una malattia. Il Pd mi ha attribuito parole non dette» proviene da Open.