Metsola a Rimini: "Momento delle decisioni difficili per l'Europa" e su Gaza "intollerabile"

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AGI - È il momento delle decisioni difficili per l'Europa. Ne è convinta la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Questo è il momento di dire che dobbiamo trovare il coraggio di prendere delle decisioni difficili. Se abbiamo coraggio, superiamo gli ostacoli e questo deve essere il nostro messaggio anche di ottimismo oggi", ha detto intercettata dai giornalisti al suo arrivo al Meeting di Cl a Rimini. "In Europa possiamo fare molto: dobbiamo essere uniti, lottare per la pace, abbiamo molte sfide, dobbiamo capire cosa la gente vuole da noi e rispondere", ha sottolineato."Come ha ricordato Mario Draghi, la sola forza economica e il soft power non bastano più a garantire che l'Europa resti un leader globale. Lo status quo significa arrendersi. Significa accettare che l'Europa resti ai margini del mondo. E noi non dobbiamo mai abituarci a questo"."Dobbiamo avere il coraggio di prendere le decisioni necessarie, smettere di guardare all'Europa cosi' com'è e iniziare a costruire l'Europa come può, e deve, essere. All'Europa restano soltanto due opzioni: un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l'irrilevanza. Io sostengo il cambiamento, il Parlamento europeo sostiene il cambiamento", ha aggiunto. "Negli ultimi anni il Parlamento europeo è stato riformato in modo radicale, perché abbiamo capito che se le nostre istituzioni diventano troppo miopi, troppo comode o troppo appesantite dalla burocrazia per adattarsi, i cittadini perderanno fiducia nella capacità dell'Europa di mantenere le proprie promesse" ha detto."Il mio caro amico David Sassoli ci aveva messo in guardia su questo, anche qui a Rimini. Gli europei, per natura, creano e aspirano all'eccellenza. È questo che ha reso la nostra parte del mondo protagonista del progresso globale e delle rivoluzioni industriali. Così abbiamo generato arte, coltivato cultura, costruito imprese e portato intere generazioni dalla povertà e dalla guerra alla prosperità. E pochi conoscono questa verità meglio dell'Italia". "Situazione a Gaza intollerabile" "Il Medio Oriente resta una ferita aperta, un luogo dove la situazione è ancora orribile: troppe vittime innocenti, ostaggi ancora non rilasciati, troppi bambini che pagano il prezzo più alto. Ieri altri giornalisti sono stati uccisi. Questa situazione è intollerabile"."Noi vogliamo che le uccisioni cessino, che la sofferenza finisca, che gli ostaggi vengano liberati. Non possiamo essere indifferenti: lo dobbiamo a tutte le generazioni future, per aiutarle a porre fine a questo ciclo di guerra perpetua", ha aggiunto."È terribile quello che sta accadendo", ha detto intercettata dai giornalisti al Meeting di Rimini, "dobbiamo lottare". Quanto a una possibile condanna da parte dell'eurocamera, "deve esserci, non abbiamo scelta. La posizione del Parlamento Europeo è molto forte", ha spiegato.Ucraina: "Non sarebbe libera senza la Ue" "L'Europa non si è mai tirata indietro di fronte alla costruzione della cooperazione globale. Nessun luogo lo dimostra meglio dell'Ucraina: oggi non sarebbe libera senza il sostegno europeo, e i negoziati di pace non sarebbero possibili senza gli sforzi costanti dell'Europa"."In questo impegno desidero ringraziare il presidente Meloni e il ministro degli Esteri italiano per il contributo determinante dell'Italia nella difesa dei valori europei. Abbiamo sempre dato voce a una vera pace: una pace che nasce dalla capacità dell'Ucraina di restare forte. E dobbiamo continuare a spiegare perché il nostro sostegno è senza esitazioni", ha aggiunto Metsola. "Si', noi vogliamo la pace. L'abbiamo sempre voluta. Ma vogliamo una pace duratura, che mantenga tutti noi al sicuro. Una pace che si fondi sul principio che nulla sull'Ucraina possa essere deciso senza l'Ucraina, e che nulla sull'Europa possa essere deciso senza l'Europa. Non perché cerchiamo la guerra. Ma perché cerchiamo, e difendiamo, la pace", ha concluso.