Con l’avvio del nuovo anno scolastico 2025/2026, previsto nelle prossime settimane con date di inizio che variano da regione a regione, gli studenti e le studentesse troveranno ad attenderli diverse novità. Non si tratta soltanto di aggiustamenti marginali, ma di un vero e proprio pacchetto di riforme che toccano ogni livello di istruzione, dalla primaria alle superiori. Le novità riguardano più ambiti, dalle regole di comportamento in classe alle prove d’esame, fino alla stretta sull’uso dei cellulari, fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Da settembre, alunni, insegnanti e famiglie si troveranno davanti a una scuola più rigorosa sul piano della disciplina e con alcune novità didattiche, in linea con le nuove indicazioni nazionali.Stop agli smartphoneDa quest’anno, gli smartphone saranno banditi anche alle superiori. Gli studenti dovranno spegnerli o consegnarli all’ingresso, a seconda delle direttive emanate dai singoli istituti. Da chi raccoglie i cellulari alla prima ora a chi vieta l’utilizzo di smartwatch, fino alle punizioni crescenti: ogni scuola in questi mesi ha aggiornato il proprio regolamento scolastico dedicando una parte alle nuove direttive sui cellulari a scuola. Il divieto sarà valido per l’intera durata delle lezioni, salvo alcune eccezioni ben definite. Ne saranno esclusi, ad esempio, gli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, così come coloro che frequentano indirizzi di studio a carattere tecnologico. Per tutti gli altri, fatta eccezione per comprovate necessità personali, l’uso non autorizzato comporterà una sanzione. Rimarranno invece consentiti computer, tablet e lavagne digitali (lim).Bocciati con il 5 in condottaLa valutazione della condotta diventa uno strumento cruciale dopo la riforma sul voto di comportamento: un 5 determinerà automaticamente la bocciatura, mentre con un 6 si potrà essere ammessi solo presentando un elaborato critico di cittadinanza. Le sospensioni saranno applicate in modo più formativo che punitivo: dopo i primi due giorni di sospensione, gli studenti saranno tenuti a prendere parte a iniziative di volontariato o a percorsi di riflessione organizzati in collaborazione con enti del terzo settore. Qualora non fosse possibile inserirli in attività esterne, le scuole potranno organizzare esperienze interne, come la partecipazione a progetti educativi o il supporto ad attività utili alla comunità scolastica.Cosa ci sarà nei programmi scolasticiDa settembre entreranno in vigore le nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia, la primaria e le medie, frutto del lavoro di una commissione di esperti incaricata dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Il documento, 103 pagine complessive, entra in alcuni passaggi nel dettaglio su ciò che andrà affrontato in classe. Tra le novità che hanno acceso molto il dibattito in questi mesi figurano il ritorno, seppur in forma facoltativa, del latino alle medie, la proposta di includere tra le letture consigliate testi come la Bibbia, Harry Potter e persino Il Trono di Spade, oltre alla reintroduzione delle poesie da imparare a memoria. Centrale, per tutti i gradi scolastici, sarà inoltre l’attenzione ai valori costituzionali e alla cittadinanza attiva. Altrettanto rilevante la nuova impostazione della storia in chiave italocentrica e l’introduzione di un percorso di educazione affettiva, definita «educazione del cuore» e volta a sviluppare fiducia, empatia e capacità relazionali, con l’obiettivo di prevenire anche fenomeni come la violenza di genere.Arresto in flagranza per chi picchia i professoriIl Parlamento ha rafforzato le tutele per il personale scolastico contro aggressioni e minacce. Con la Legge n. 25 del 2024, aumentano le pene per chi usa violenza ai danni di docenti, dirigenti e personale scolastico: le lesioni lievi passano da 6 mesi-3 anni a 2-5 anni di reclusione se la vittima è un dipendente del personale scolastico. La legge introduce inoltre aggravanti specifiche quando l’aggressore è un genitore o tutore e prevede l’arresto obbligatorio in flagranza (solo nei confronti dei maggiorenni) anche per i casi di quasi flagranza (quando l’aggressore scappa e viene inseguito o comunque trovato con addosso tracce del reato appena commesso. Sono quindi stati modificati gli articoli del codice penale che disciplinano violenza o minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio e circostanze aggravanti, riconoscendo il personale scolastico come categoria protetta e garantendo maggiore sicurezza nei confronti di chi lavora a scuola.Addio esame di Stato, bentornata «Maturità»L’esame di Stato si prepara a cambiare volto. Le novità non sono ancora state ufficializzate, ma il ministro ha già annunciato le linee guida della riforma che intende introdurre. Una delle prime riguarda la denominazione: l’attuale «Esame di Stato» potrebbe infatti tornare a chiamarsi «Maturità», recuperando la storica dicitura in uso fino al 1997, prima che la riforma voluta dall’allora ministro Luigi Berlinguer ne modificasse il nome. Tra le altre novità in arrivo, il ministro ha precisato che comportamenti di boicottaggio dell’esame, come accaduto nella Maturità 2025, non saranno più tollerati: se uno studente non si presenta all’orale o decide volontariamente di non rispondere alle domande dei docenti – non per mancanza di preparazione, ma per contrastare il sistema dei voti – dovrà ripetere l’anno. Le norme in discussione sulla scuola: cosa potrebbe cambiareAlcune delle principali novità emerse negli ultimi mesi sono ancora in fase di discussione. Tra queste, una proposta di legge presentata da alcuni deputati della Lega punta a sostituire la dicitura «docente di sostegno» con «docente per l’inclusione», con l’obiettivo di valorizzare il ruolo degli insegnanti che supportano gli studenti con disabilità, considerandoli promotori dell’inclusione a 360 gradi. Il ministro Valditara ha tracciato la sua linea anche sull’educazione affettiva e sessuale in un disegno di legge, attualmente in discussione alla Camera, secondo cui nessuna lezione di questo tipo potrà essere svolta senza il consenso esplicito e scritto dei genitori, mentre per scuole dell’infanzia e primarie sarà vietato ogni ampliamento dei contenuti oltre quanto previsto dai programmi ministeriali. E tutti i soggetti esterni coinvolti nei percorsi formativi dovranno dimostrare competenze accademiche e scientifiche certificate prima di poter entrare in classe. Il Parlamento sta poi discutendo anche un disegno di legge sugli studenti plusdotati, volto a colmare un vuoto normativo. Il testo prevede nuove modalità di identificazione precoce di questi alunni, l’adozione di piani didattici personalizzati con flessibilità curricolare e soprattutto la possibilità di fare un salto alla classe successiva a fronte di un esame interno, e la formazione obbligatoria di tutti i docenti.L'articolo Stretta sui cellulari, bocciati con il 5, arresto per chi picchia i prof e una nuova Maturità: tutte le novità in arrivo per la scuola 2025/2026 proviene da Open.