Bianca Balti, un anno dalla diagnosi di tumore: “Assaporo ogni giorno in modo diverso”

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A quasi un anno dalla sua diagnosi di tumore ovarico, torna a parlare pubblicamente Bianca Balti. La top model ha rilasciato un’intervista per la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione e sulla ricerca di questa malattia promossa dal marchio Camilla and Marc, dal titolo ‘Ovaries. Talk about them’, e ha condiviso riflessioni profonde sul valore della vita, la malattia e le priorità. Ecco le sue parole.La scoperta della malattiaNella sua intervista, Bianca Balti racconta come ha scoperto la malattia. “Nell’estate del 2021 ho fatto una mammografia. Era tutto a posto, ma mi hanno chiesto della mia storia familiare, così mi hanno subito fatto un test genetico. Qualche settimana dopo mi hanno chiamato dicendomi che avevo una mutazione, il gene BRCA1, che mi rendeva predisposta a sviluppare il cancro al seno in particolare e il cancro alle ovaie. Quella è stata la sveglia. Ho deciso di rimuovere subito il seno perché la mia familiarità era col cancro al seno, e avevo in programma di rimuovere anche le ovaie. Però non l’ho ancora fatto, e sai, il cancro mi ha trovata prima che potessi togliere le ovaie“, spiega. “Era l’8 settembre, il giorno in cui sono andata al pronto soccorso, e nemmeno ero sicura se dovessi andare perché avevo questo dolore folle, lancinante, ma credo che noi donne siamo abituate a sopportare. Prima mi hanno fatto un’ecografia addominale, e la tecnica era così preoccupata che è uscita dalla stanza. A quel punto sapevo che c’era qualcosa che non andava. Poi mi hanno riportata nella stanza, e poco dopo è arrivato questo bel dottore, tipo uscito da una serie TV, che mi ha detto: ‘Sì, hai un tumore. È davvero un casino laggiù‘. La mia prima reazione è stata… beh, ho cominciato a piangere, ovviamente. Non riuscivo quasi a respirare. Ricordo di aver detto: ‘Che stupida, avrei dovuto togliere le ovaie‘”, prosegue. “Molte persone mi hanno chiesto: ‘Ma se sapevi di avere la mutazione, perché non ti sei tolta le ovaie?‘. Penso sia davvero importante che le donne sappiano cosa devono fare, ma anche che siate gentili con le donne perché non è una decisione facile, perché è parte della femminilità, e le ovaie in particolare, ho sempre saputo di volere altri figli, e avevo paura di sentirmi meno donna senza le mie ovaie. È una parte dell’essere donna che ho sempre sentito di volere, e porta più consapevolezza delle fasi della vita. Sai, odiavo il ciclo ogni mese, ma ora non so cosa darei per riaverlo“. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da CAMILLA AND MARC (@camillaandmarc)“Ora conosco il valore di tutto”“Nel momento in cui mi sono sentita così vicina alla morte, mi sono sentita così attaccata alla vita. È una sensazione agrodolce”, spiega ancora Bianca Balti. “Almeno ora conosco il valore di tutto questo, però ho anche molta paura riguardo al futuro. Sono sempre stata principalmente colei che provvede alle mie figlie. Quindi era questa la grande preoccupazione: ‘Oh mio Dio, cosa lascerò loro?'”. “Potrebbero essere i miei ultimi giorni, non li sprecherò fingendomi diversa”“Tante donne che hanno avuto il cancro con cui ho parlato mi hanno tutte detto: ‘Hai visto come non sopporti più le sciocchezze?‘. Diventi, come posso dire, davvero focalizzata su quello che conta quando sei così vicina alla morte”, continua il suo racconto la top model. “È una sensazione di essere me stessa, spogliata dell’aspetto esteriore, ma anche la consapevolezza che questa sono semplicemente io. Non ho bisogno di piacere a nessuno. Potrebbero essere i miei ultimi giorni sulla terra, quindi non li sprecherò cercando di compiacere tutti o fingendo di essere chi non sono. E in realtà ho scoperto che le persone mi apprezzano di più così. Quindi sì, adesso le insicurezze sono tornate, ma siamo umani. Serve parlare di più del cancro alle ovaie, perché ancora non esiste, sai, una vera diagnosi precoce. Ormai è quasi un anno dalla diagnosi e sono qui, vivo la vita in modo più profondo, più intenso e in un modo più significativo di quanto abbia mai fatto. Sto assaporando davvero ogni giorno in modo diverso, ma sono viva”, prosegue.“Quello che mi dà speranza è la ricerca scientifica”“Quello che mi dà speranza è la ricerca scientifica e il fatto che, grazie a questa campagna, siamo così vicini a un test in grado di rilevare presto questo tumore, e cambierebbe tutto. Tutto. Da ‘killer silenzioso’ a qualcosa che puoi scoprire in tempo, trattare e continuare a vivere la tua vita. Sarebbe davvero rivoluzionario“, conclude Bianca Balti. Questo articolo Bianca Balti, un anno dalla diagnosi di tumore: “Assaporo ogni giorno in modo diverso” proviene da LaPresse