Nigeria, estremismo islamico e abusi della polizia sui civili: ma gli Usa approvano ugualmente vendite di armi per 346 milioni

Wait 5 sec.

Bombe di precisione, razzi, munizioni, attrezzature militari. Valore: 346 milioni di dollari. Si tratta del nuovo stanziamento degli Stati Uniti a favore della Nigeria. Ufficialmente, le forniture servono per permettere al governo africano di combattere il terrorismo – in special modo la formazione jihadista Boko Haram – e altri traffici illeciti. Il Dipartimento di Stato ha approvato questa spedizione il 14 agosto, come seguito di un pacchetto da 990 milioni di dollari pensato nel 2022: la partita prevedeva anche 12 elicotteri d’attacco AH-1Z. L’accordo però fu bloccato in Senato: la Nigeria aveva molte ombre nella gestione dei diritti umani.Quelle ombre si sono addensate, dice oggi Human Right Watch, segnalando che Washington dovrebbe chiedere al presidente Tinubu maggiore controllo su esercito e forze di polizia. Il corto circuito americano sta nel fatto che lo stesso Dipartimento di Stato ha segnalato omicidi extragiudiziali, violenze sui civili e i giornalisti. Nel dossier intitolato “Rapporto del 2024 sulle pratiche in materia di diritti umani: Nigeria”, pubblicato la scorsa settimana, si legge: “Tra le questioni significative relative ai diritti umani figurano segnalazioni attendibili di: uccisioni arbitrarie e illegali; sparizioni; torture o trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti; arresti o detenzioni arbitrarie; gravi abusi in un conflitto; gravi restrizioni alla libertà di espressione e alla libertà dei media, tra cui violenza o minacce di violenza contro i giornalisti; violenza o minacce contro attivisti sindacali o membri dei sindacati; e presenza significativa di una qualsiasi delle peggiori forme di lavoro minorile. Talvolta il governo ha preso provvedimenti per indagare sulle presunte violazioni dei diritti umani da parte dei funzionari, ma raramente sono state intraprese azioni penali e punizioni per tali abusi”.Non ci sono dubbi sul fatto che il Paese sia ostaggio della violenza di estremisti islamici. Il rapporto americano evidenzia: “Boko Haram e lo Stato Islamico nell’Africa occidentale hanno continuato ad attaccare civili, militari, polizia, obiettivi umanitari e religiosi; hanno reclutato illegalmente e arruolato con la forza bambini soldato; e hanno effettuato decine di attacchi contro centri abitati nella regione del Nord-Est. I rapimenti da parte di Boko Haram e dello Stato Islamico nell’Africa occidentale sono continuati. Entrambi i gruppi hanno sottoposto molte donne e ragazze a violenza di genere, inclusi matrimoni forzati, schiavitù sessuale e stupri. Il governo ha indagato sugli attacchi di Boko Haram e dello Stato Islamico nell’Africa occidentale e ha adottato misure per contrastare la crescita dell’insurrezione. Individui ritenuti associati all’Eastern Security Network, il braccio armato del gruppo separatista dei Popoli Indigeni del Biafra, hanno organizzato attacchi contro personale di sicurezza, civili e uffici governativi, comprese le stazioni di polizia nella regione del Sud-Est. Bande criminali hanno ucciso civili e condotto rapimenti di massa in tutto il paese, in alcuni casi prendendo di mira bambini”.Tuttavia, in una situazione di violenza generalizzata, le autorità che dovrebbero porre un freno in realtà con le loro azioni fuori dagli schemi aumentano il senso di ingiustizia. Riferendosi alle proteste di piazza avvenute l’estate scorsa, il Dipartimento scrive: “Organizzazioni non governative (Ong) e media hanno riferito di uccisioni e ferimenti da parte delle forze di sicurezza durante le manifestazioni #EndBadGovernance che si sono svolte in tutto il paese quel mese. A novembre, Amnesty International ha pubblicato un rapporto in cui affermava di aver scoperto che la polizia aveva ucciso almeno 24 persone in relazione alle proteste di agosto”.Non è migliore la condizione di chi lavora nei media: “Secondo quanto riportato dal Comitato per la Protezione dei Giornalisti, una Ong internazionale, i servizi di sicurezza hanno arrestato, molestato e minacciato giornalisti, o sono rimasti a guardare mentre altri li attaccavano. Durante le proteste di agosto #EndBadGovernance, i servizi di sicurezza hanno arrestato, molestato o aggredito almeno 56 giornalisti in tutto il paese”. In teoria, gli Stati Uniti hanno gli organismi per opporsi alla vendita di armi di Paesi che calpestano i diritti umani.Come evidenzia l’American Bar Association, una delle più grandi associazioni formate da avvocati e studenti di giurisprudenza, nel dossier “Human rights, civilian harms and arms sale” sviluppato assieme all’organizzazione Center for civilian in conflict, la situazione è questa: “Solo negli ultimi cinque anni, i membri del Congresso hanno tentato di utilizzare la legislazione per bloccare i trasferimenti di armi ad Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Israele, Filippine e Honduras tra gli altri, sulla base delle preoccupazioni relative alle violazioni dei diritti umani e ai danni causati alla popolazione civile…Sebbene alcuni trasferimenti rischiosi siano stati modificati in risposta alle preoccupazioni del Congresso, i trasferimenti alle forze di sicurezza coinvolte in abusi rimangono comuni”.L'articolo Nigeria, estremismo islamico e abusi della polizia sui civili: ma gli Usa approvano ugualmente vendite di armi per 346 milioni proviene da Il Fatto Quotidiano.