Annusare il cibo può ‘aiutare’ a dimagrire? Il ‘boom’ dei profumi che odorano di alimenti (anche spazzatura) e come stanno davvero le cose

Wait 5 sec.

In tempi diete di ogni tipo qualsiasi aiuto per reggere allo stimolo della fame è ben accetto. Tanto più se non implica il dover “inghiottire” qualcosa, ma semplicemente annusarlo. È il caso dei profumi gastronomici o fragranze “gourmand”, che sono capaci di regalare al nostro olfatto quel sentore di vaniglia, caramello, cioccolata, ma anche zucchina o altre verdure che – a quanto pare – permetterebbe di affrontare con minore stress l’uso dei farmaci GLP-1 per la perdita di peso , come Ozempic, Wegovy e Mounjaro. Secondo la società di ricerche di mercato Mintel, proprio grazie al traino dell’uso di questi farmaci le fragranze ispirate al cibo, hanno registrato un’impennata di popolarità negli ultimi tre anni. I lanci di fragranze gourmand sono aumentati del 24% solo lo scorso anno. “I marchi di profumi potrebbero sempre più esplorare queste note per contrastare la soppressione dell’appetito indotta dal GLP-1”, ha affermato Clotilde Drapé, analista globale di prodotti di bellezza presso Mintel, che ha aggiunto che i consumatori così “si sforzano di rimanere in forma mentre apprezzano profumi ispirati al cibo”. I profumi gourmand sono particolarmente in voga tra i consumatori più giovani e spopolano online. Secondo la società di analisi di mercato Spate con sede a New York, le ricerche su Google e TikTok di “fragranze gourmand” hanno registrato una crescita annua del +170% negli Stati Uniti dal 2023.Ma non è, però, tutto oro quello che luccica. Una recente ricerca infatti, ha messo in guardia dall’abuso dello “sniffo” cibario soprattutto per quel che riguarda gli aromi del cosiddetto cibo spazzatura. Secondo lo studio guidato dall’Università della California, Berkeley, e pubblicato su Cell Metabolism, il senso dell’olfatto del nostro corpo potrebbe essere in realtà legato al modo in cui l’organismo immagazzina o brucia i grassi consumati. Per condurre lo studio, gli scienziati hanno diviso un gruppo di topi in tre sottogruppi separati: un gruppo di controllo, un gruppo con topi il cui olfatto era temporaneamente disattivato e un gruppo con “super capacità olfattiva”. Tutti sono stati alimentati con una dieta ricca di grassi, ma i ricercatori hanno scoperto che i topi che non riuscivano a percepire l’odore del cibo non aumentavano di peso tanto quanto quelli con un olfatto più sviluppato, nonostante fossero stati nutriti esattamente con la stessa dieta. E quando i topi che ingrassavano di più avevano l’olfatto disattivato, perdevano tutto il peso, pur continuando a mangiare il cibo ingrassante. ”Ciò che lo studio suggerisce – spiegano gli autori – è che eliminando il senso dell’olfatto, il corpo potrebbe non usare o conservare il cibo nello stesso modo in cui lo farebbe con i nostri sensi olfattivi intatti. Sembra che una volta distrutti i neuroni olfattivi nel topo, questi abbia iniziato a bruciare più calorie riprogrammando il proprio sistema nervoso per trasformare le cellule adipose beige in cellule adipose brune”.Le cellule adipose brune bruciano i grassi a una velocità maggiore, quindi, in sostanza, i topi privi della capacità di percepire gli odori “sono diventati macchine brucia grassi”. Naturalmente per passare dai topi agli uomini sono necessarie ulteriori ricerche – continuano gli autori – ma anche sulla base di questi dati preliminari esercitare una certa prudenza nel creare diete fai da te, compensate dalle abbuffate olfattive, forse andrebbe esercitata.Di Gianmarco Pondrano AltavillaL'articolo Annusare il cibo può ‘aiutare’ a dimagrire? Il ‘boom’ dei profumi che odorano di alimenti (anche spazzatura) e come stanno davvero le cose proviene da Il Fatto Quotidiano.