Scatta l’allarme “caravelle portoghesi”. Sebbene somiglino a delle meduse non lo sono e dopo avvistamenti in Francia e Spagna sono arrivate anche in Italia. Il nome scientifico è Physalia physalis. Studi storici del WWF documentano il loro passaggio nel Mediterraneo già a metà Ottocento, ma ultimamente il volume delle loro migrazioni sarebbe aumentato in maniera considerevole. Come riporta Tgcom questa specie è originaria delle acque tropicali e subtropicali con dimora negli oceani, ed è famosa per le sue sfumature blu ma anche per le punture pericolose. I suoi tentacoli, infatti, sono capaci di arrivare fino a trenta metri rappresentando una minaccia per i bagnanti, che possono andare incontro a eritemi e bolle che durano qualche giorno. In casi più gravi si manifestano “shock anafilattico, febbre, malessere diffuso, vomito e disturbi cardiopolmonari”. Talvolta la puntura può rivelarsi letale.Ma come comportarsi se, malauguratamente, ci si dovesse imbattere in una caravella portoghese? Il primo consiglio è quello di non toccarle nemmeno da morte. Questo perché per diversi giorni mantengono il loro veleno urticante. Se si viene punti gli specialisti suggeriscono di immergere la parte del corpo colpita in acqua calda almeno per venti minuti in attesa di soccorsi “più qualificati”.Le caravelle portoghesi vengono chiamate così perché solcano le onde proprio come le caravelle. Questo grazie a una sacca di gas. Il loro spostamento a latitudini diverse da quelle abituali sarebbe da imputare, ancora una volta, al cambiamento della temperatura degli oceani, che a sua volta dipende dal riscaldamento globale. Per quel che riguarda gli avvistamenti italiani si segnalano quelli in Sicilia e in Sardegna.L'articolo “Tentacoli fino a 30 metri, le punture possono essere letali”: allarme caravella portoghese, la “super medusa” arriva anche in Italia. Cosa fare in caso di contatto proviene da Il Fatto Quotidiano.