AdE ed evasione fiscale, attenzione a quando si chiedono detrazioni e deduzioni: i controlli sono automaticiL’evasione fiscale in Italia vede numeri in calo negli ultimi anni. L’aumento di controlli ha permesso l’Agenzia dell’Entrate di avere una visione più completa di chi potrebbe essere fautore di atti illeciti dal punto di vista fiscale.I dati incrociati dai nuovi sistemi computerizzati permettono al personale di garantire più controllo, è bene che i cittadini siano attenti alla compilazione della dichiarazione dei redditi perché i pagamenti elettronici tracciati vengono registrate in automatico dai sistemi dell’AdE e per loro diventa molto più facile trovare incongruenze.C’è chi ad esempio dichiara di meno per non superare i tetti massimi dell’aliquota, e poi c’è chi invece cerca di gonfiare le detrazioni con calcoli errati. In questi casi, non conviene mai rischiare: piccolo errore che produce risparmio può rivelarsi una sanzione fino al 180% della somma evasa. Debiti difficili da gestire in un periodo nero dal punto di vista economico.È bene quindi rimanere informati non solo su ciò che non si fa, ma anche su cosa si rischia nel caso in cui si decida di assumere un comportamento scorretto nei confronti delle casse dello Stato.Sanzioni per dichiarazioni infedeli: rischiare il 70% in più sull’impostaCome spiegano esperti fiscali, quando un contribuente presenta una dichiarazione infedele, ad esempio dichiarando redditi inferiori o crediti d’imposta in surplus, dal 1997 l’Agenzia delle Entrate può emettere una sanzione che va dal 90% al 180% dell’imposta non versata.Novità degli ultimi anni, la riforma delle sanzioni del 2024: in particolar mondo il Decreto Legislativo 87/2024. I tassi sono stati ridotti a una sanzione fissa del 70% dell’imposta dovuta. Ma come ci si rimette in regola in caso di errori?Come evitare sanzioni AdE (pexels) – www.circuitolavoro.itIl ravvedimento e lo sconto sulle sanzioni AdENel caso di evasione fiscale, errori di compilazione delle dichiarazioni dei redditi e le eventuali detrazioni, il ravvedimento rimane ancora oggi l’unica opportunità per rimediare. Nel caso in cui si volesse correggere spontaneamente gli errori prima che gli uffici dell’Agenzia delle Entrate si accorgano della discrepanza e avviino accertamenti, bisogna richiedere il ravvedimento in modo preventivo nel range dei 5 anni che l’AdE si prende per i controlli sui dati. In questi casi, la possibile sanzione non viene eliminata, ma scende di percentuale e si ferma tra il 50% e il 10%, in base ai casi. La dichiarazione infedele spesso costa molto più dello sconto che si otterrebbe con essa, soprattutto con l’aumento dei controlli: meglio mettere a posto i conti che trovarsi con debiti enormi difficili da estinguere.The post Agenzia delle Entrate, “100.000 euro di multa per chiunque richieda detrazioni”: le tasse le pagate al 100%, arrangiatevi appeared first on Circuito Lavoro.