Bruce Willis, come sta a due anni dalla scoperta della malattia. Parla la moglie, la risata e la luce negli occhi: «Di lui abbiamo ancora brevi attimi»

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Sono passati tre anni da quando la figlia di Bruce Willis aveva annunciato che il padre non avrebbe più potuto proseguire la sua carriera per via di un’afasia. Da quel momento, però, le condizioni dell’attore di Die Hard e Pulp Fiction non hanno fatto altro che peggiorare e la diagnosi si è aggravata ulteriormente: demenza frontotemporale. In una recente intevsita alla Abc, la moglie Emma Heming ha rivelato: «Bruce si muove ancora. Sta molto bene di salute in generale. È solo il suo cervello che lo sta tradendo», sintomo di una patologia neurodegenerativa che lasciando intatto il carpo, danneggia irreversibilmente il comportamento e il linguaggio.Heming: «Abbiamo ancora brevi attimi del vero Bruce»Per l’attore 70enne il principale sintomo è stata proprio la perdita progressiva della capacità di esprimersi. Spiega la moglie: «Il linguaggio se ne va ma abbiamo imparato ad adattarci. Abbiamo un modo di comunicare con lui, che è solo… un modo diverso». Presentando lo speciale televisivo “Emma & Bruce Willis: The Unexpected Journey” che racconterà la storia della malattia dell’attore, Heming ha sottolineato che ci sono ancora dei brevi attimi in cui i familiari possono apprezzare la vera personalità di Willis: «Non giornate intere, ma momenti», ha spiegato. «È la sua risata contagiosa, o quello scintillio negli occhi che per un attimo ti riporta indietro. Sono frammenti brevi, ma hanno un valore immenso». I sinotmi della demenza frontotemporaleIn un’intervista al Messaggero, la psicologa specializzata in neuroscienze cognitive, Carola Lasorsa, ha spiegato che: «Le demenze sono un insieme di malattie che portano a una perdita progressiva delle capacità mentali. Rispetto alle altre demenze, che si presentano dopo i 65 anni nella demenza frontotemporale i sintomi spesso si manifestano tra i 45 e i 65 anni. E rappresenta una delle cause più frequenti di demenza insieme all’Alzheimer». I sintomi sono generalmente distinti in due categorie: quelli che riguardano la personalità e il comportamento e quelli che riguardano il linguaggio. I problemi a cui sta andando incontro l’attore riguardano principalmente il secondo caso: «I malati parlano lentamente, faticano a pronunciare correttamente una parola e mettono spesso le parole nell’ordine sbagliato in una frase e hanno difficoltà nella comprensione delle frasi ascoltate o lette». Ma non solo: «Hanno anche problemi con le abilità mentali, si distraggono facilmente, hanno difficoltà nella pianificazione e nell’organizzazione delle attività». La malattia provoca anche « problemi muscolari, rigidità e lentezza nei movimenti, perdita di controllo della vescica o dell’intestino, debolezza muscolare o difficoltà nell’inghiottire»L'articolo Bruce Willis, come sta a due anni dalla scoperta della malattia. Parla la moglie, la risata e la luce negli occhi: «Di lui abbiamo ancora brevi attimi» proviene da Open.