Auguri maestro! Roman Polanski, il basiliconcello, truck e crash

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Dovevo esserci. A tutti i costi. 92 anni, è un bel traguardo, anche se ne dimostra molto meno. Roman è minuto nel fisico, ma la sua presenza è imponente: jeans, sneaker e felpa rossa vintage. “Ma non tanto, ha solo una quarantina di anni ”, scherza Roman. Scattante come un ragazzino, su e giù per le scale, lo sguardo sempre saettante.Roman non ama troppo le apparizioni pubbliche, né i selfie, né i social. Sarà anche questo il segreto della sua “quarta giovinezza”. Con Emanuelle Seigner, una delle attrici più famose in Francia e non solo, sposati da 35 anni., formano una coppia uaoooo. Vista da vicino Emmanuelle è ancora più bella, con la sua pelle color porcellana. Il suo segreto: non prende mai, mai il sole. Impariamo da Lei.Nato sotto il segno del leone e quella grinta Roman se la porta dentro da sempre. Da quando bambinello di 6 anni mentre i suoi genitori, nonni e zii venivano deportati ad Auschwitz lui riuscì a scappare. Una famiglia povera di contadini cattolici lo tenne nascosto e con una patata al giorno sopravvisse, metà della sua famiglia veniva sterminata. Un passato dolorosissimo che vede Polanski e Horowitz nel docu/film “Hometown “ fare ritorno a Cracovia dopo quasi 70 anni per riallacciare i ricordi più personali, più duri legati alla loro infanzia e alla dura vita nel ghetto ebraico costruito dai nazisti. Horowitz è stato uno dei bambini salvati da Oscar Schindler.Finita la guerra Polanski e Horowitz andarono in America, Roman per fare il regista, l’altro divenne fotografo. Entrambi con la potenza delle immagini hanno sublimato l’orrore dell’Olocausto. Roman con Il Pianista vinceva la bellezza di 7 Oscar , tra cui quello come migliore regista. Non è andato a ritirarlo perché su di lui grava ancora l’accusa di violenza nei confronti di una minorenne. Malgrado la madre della vittima abbia mentito sull’età della ragazza, malgrado Samantha “la vittima” lo abbia perdonato da subito e per i suoi 90 anni insieme al marito sono andati a Parigi a trovarlo. Perdonato da tutti, perché ancora oggi Roman non ha diritto all’oblio? E’ quello che si chiedono gli uomini di cultura di mezzo mondo e i milioni di fan dei suoi film campioni d’incassi. Nel suo ultimo film, prodotto dalla Rai, “The Palace”, una satira sul jet set, mi volle per una piccola parte, mi consegnò il copione e lo studiammo insieme all’iconica Brigitta Notz, amica di sempre di Roman e Emmanuelle. Recitai me stessa, una che girava il mondo, sul set ero una svolazzante Alice e mi sentivo veramente Alice nel paese delle meraviglie quando mi diedero una suite a cinquestelle, di fronte a quella di Fanny Ardant. Recitavamo nella stessa scena.Regista di Prima Grandezza, sceneggiatore, attore, produttore e anche scrittore. Nel suo libro “Ne courez pas! Marchez”. Un pere et un fils dans la Shoah (Flammarion Edition)”. Che sarà tradotto anche in italiano: Non correte, camminate. Un padre e un figlio nella Shoah. Inedite le struggenti lettere di Rysard al figlio Roman. L’ho letto tutto di un fiato.Arrivo a Gstaad, alle spalle un viaggio su Trenitalia Napoli-Viareggio di 12 ore. All’altezza di Orbetello il terno si ferma, causa incendio della pineta, le fiamme spinte dal vento avanzerebbero nella nostra direzione. Ci fanno scendere dal treno, il personale di bordo c’è ma è come se non ci fosse, per loro siamo solo carne in scatola.Finalmente Gstaad! Un panorama da cartolina, fino a quando un Tir carico come un ciuccio esce da una curva a tutta velocità su strada urbana, prende in pieno la mia Audi, sollevandomi come scatoletta di tonno. Il mio primo pensiero va a Gioia, il mio black flat coat retriver, lui sta bene. La polizia arriva subito. E’ ferita? No. Chiamiamo l’ambulanza ? No. Ma lei sta sanguinando dalla testa…La macchina è da rottamare, a Napoli invece te la aggiustano con un paio di migliaia di euro. In Svizzera non hanno la mano d’opera. E io mi metto nelle mani di Allianz, la madre di tutte le assicurazioni.Vado a casa a piedi prendo il mio cestino “carico” di olio d’oliva extra/vergine, un basiliconcello, parmigiano di tre diverse stagionature, pecorino e taralli. La sorpresa l’anno prima fu un cake con le faccine alla Andy Warhol, realizzata dalla campionessa mondiale di cioccolato, Anna Gerasi.Buon compleanno Roman! Te lo avevo detto. Devo esserci e basta.L'articolo Auguri maestro! Roman Polanski, il basiliconcello, truck e crash proviene da Il Fatto Quotidiano.