A causa delle avverse condizioni climatiche, sono state sospese le operazioni di recupero della salma di Luca Sinigaglia e degli altri due scalatori, che erano con lui sul Pik Pobeda (7.439 metri) anche noto come Picco della Vittoria, la vetta più alta della catena del Tian Shan, al confine tra Kirghizistan e Cina. Secondo quanto riporta la Tass, le operazioni di recupero potrebbero riprendere il prossimo 25 agosto, come ha riferito la Federazione alpinistica russa I soccorritori in Kirghizistan hanno sospeso le ricerche della cittadina russa Natalia Nagovitsina, bloccata sul picco Pobeda; la squadra di soccorso si è fermata a quota 6.100 metri. La donna è impossibilitata a muoversi a causa di una gamba rotta, si trova su una piattaforma a circa 7.200 metri di quota dallo scorso 12 agosto. Il corpo di Sinigaglia, travolto da una bufera di neve, è a circa 6.900 metri. Il 49enne, originario di Milano, ha tentato di soccorrere Nagovitsina dopo l’infortunio che aveva subito, portandole beni di prima necessità.Cosa è successo a Luca Sinigaglia sul Pik PobedaSinigaglia è deceduto mentre cercava di salvare la scalatrice russa rimasta bloccata sulla neve con una gamba rotta, in fase di discesa lo scorso 12 agosto. Nei giorni successivi, insieme con un altro alpinista di origini tedesche, ha prestato soccorso alla donna fornendole beni di prima necessità, fino a quando è rimasto bloccato in mezzo a una bufera di neve. L’uomo è morto a causa di un edema cerebrale da alta quota, aggravato da ipotermia e congelamento.Secondo quanto riporta Lo Scarpone, portale del Club Alpino Italiano, in base alle informazioni fornite dal ministero della Difesa kirghiso, e diffuse dai quotidiani locali, alcuni alpinisti sarebbero inoltre rimasti feriti in fase di discesa. Per tentare un recupero, nella giornata di sabato 16 agosto, è stato inviato sul posto un elicottero militare Mi-8 con a bordo sei soccorritori. A causa delle condizioni meteorologiche avverse, il mezzo è stato però costretto a un atterraggio di emergenza, a oltre 4.000 metri di quota, che ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. Nel brusco atterraggio, alcuni soccorritori e membri dell’equipaggio hanno infatti riportato ferite di varia entità.Si è dunque proceduto all’invio di un secondo elicottero, per proseguire l’operazione di soccorso. I feriti, che si trovavano a bordo del velivolo, nessuno dei quali è risultato essere in pericolo di vita, sono stati trasportati all’ospedale di Karakol. Questo articolo Luca Sinigaglia, sospese le operazioni di recupero dell’alpinista morto in Kirghizistan proviene da LaPresse