Ucraina, l'Europa non cede alle 'zone d'influenza'

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AGI - Mentre il conflitto in Ucraina si protrae, le posizioni dei principali attori internazionali si delineano con sempre maggiore chiarezza. Le recenti dichiarazioni del Commissario europeo per la Difesa, Andrius Kubilius, e del Presidente finlandese, Alexander Stubb, gettano luce sulle divergenze strategiche tra l'Occidente e la Russia, evidenziando la distanza che ancora separa le parti da una possibile soluzione diplomatica.Kubilius: l'Europa non deve cedereKubilius, in un evento a Bruxelles dedicato alla bandiera ucraina, ha lanciato un messaggio forte e chiaro, sottolineando la necessità per l'Europa di imparare dalle lezioni della storia e di non cedere a una nuova spartizione del continente in "zone di influenza". "Tutti i Paesi hanno il diritto di scegliere il proprio destino", ha affermato Kubilius, "compresa l'Ucraina, e nessuno ha il diritto di veto su tale decisione, nemmeno Putin". L'alto funzionario europeo ha ribadito che l'indipendenza di Kiev è un presupposto fondamentale per la libertà e la democrazia in Europa, e che la lotta dell'Ucraina non è solo per la sua sovranità, ma per il futuro dell'intero continente. "Il futuro dell'Europa sarebbe completamente diverso se Putin vincesse", ha aggiunto, esprimendo la sua fiducia nella vittoria ucraina.Stubb scettico su una svolta diplomaticaParallelamente, il Presidente finlandese Stubb ha espresso un profondo scetticismo riguardo a una possibile svolta diplomatica nel breve termine. In un'intervista al quotidiano 'Helsingin Sanomat', Stubb ha dichiarato di non vedere "alcun segno" di una volontà russa di avviare negoziati per un cessate il fuoco o per la pace. A suo avviso, la Russia intende prolungare le ostilità "almeno fino all'autunno per massimizzare i suoi guadagni territoriali". Il leader finlandese si è mostrato particolarmente diffidente riguardo a un ipotetico vertice Ucraina-Russia, la cui preparazione era stata discussa dopo i colloqui tra i leader europei e Donald Trump. Per Stubb, la Russia starebbe semplicemente "continuando le sue tattiche dilatorie".Zelensky conferma le difficoltà diplomaticheAnche il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato la difficoltà del percorso diplomatico, pur mantenendo un dialogo aperto con diversi interlocutori internazionali. In un colloquio telefonico con il Presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, Zelensky ha ribadito che "questa guerra deve finire" e si è detto "disponibile a qualsiasi tipo di incontro con il capo della Russia". Tuttavia, ha aggiunto che "Mosca sta ancora una volta cercando di prolungare ulteriormente la situazione". Simili dichiarazioni sono state fatte in un post su X, al termine di un colloquio con il Primo Ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof, in cui Zelensky ha sottolineato la necessità di "pressione" internazionale affinché la Russia cambi posizione.La diplomazia continua Nonostante le difficoltà, i team di Ucraina, Stati Uniti e partner europei stanno lavorando all'architettura delle "garanzie di sicurezza", che dovrebbero essere pronte nei prossimi giorni. Questo dimostra che, sebbene la strada verso la pace sia ancora lunga e tortuosa, la diplomazia non si è fermata del tutto. L'Ucraina, pur pronta a compiere "passi costruttivi", continua a chiedere un incontro al più alto livello per affrontare tutte le questioni, mentre l'Occidente si stringe attorno a Kiev, ribadendo il suo sostegno e respingendo ogni logica di divisione del continente.