Francia, Germania e Regno Unito attiveranno lo “snapback” contro l’Iran. Si tratta del meccanismo che ripristina automaticamente tutte le sanzioni che l’Onu aveva inflitto a Teheran, e che poi erano state revocate in base all’accordo sul nucleare iraniano del 2015. I ministri degli esteri dei tre Paesi, insieme all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, lo hanno comunicato al segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Alla base di questa scelta c’è la convinzione che Teheran non stia adempiendo agli impegni previsti dal JCPoA, l’accordo sul nucleare iraniano. Da qui la volontà dei tre Stati di aumentare la pressione economica sul Paese mediorientale. La decisione, chiariscono i ministri, “apre un periodo di 30 giorni prima del possibile ripristino delle sanzioni”. “Utilizzeremo questo tempo per continuare a dialogare con l’Iran”, aggiungono i titolari degli Esteri. Dura la reazione di Teheran, che promette una pronta risposta a quelle che giudica sanzioni “ingiustificate e illegali“.“Gli Stati Uniti rimangono disponibili ad un coinvolgimento diretto con l’Iran, a sostegno di una risoluzione pacifica e duratura della questione nucleare iraniana”, ha commentato Rubio. Il segretario di Stato ha accolto con favore lo “snapback” europeo, a lungo auspicato dal presidente Donald Trump, ma ha aggiunto: “Questo non contraddice la nostra sincera disponibilità alla diplomazia, anzi la rafforza”.Per Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana – organizzazione politica di opposizione che si oppone fermamente al governo della Repubblica Islamica -, “il regime dei mullah non rinuncerà mai alla bomba nucleare“. “L’attivazione del meccanismo di ripristino delle sanzioni e l’applicazione delle risoluzioni Onu sono misure tardive, ma urgenti e necessarie”, scrive in una nota. A suo giudizio “i colloqui infruttuosi della scorsa settimana tra i ministri degli Esteri di tre Paesi europei e il ministro degli Esteri iraniano, così come il fallimento dell’incontro dei viceministri degli Esteri il 26 agosto a Ginevra, dimostrano ancora una volta l’innegabile verità che il regime dei mullah non è disposto ad abbandonare il suo progetto di costruire una bomba nucleare”.Diversa la posizione di Russia e Cina. I due Paesi hanno diffuso una bozza di risoluzione per il Consiglio di sicurezza Onu in cui si chiede di rimandare di sei mesi il meccanismo che porta al ripristino delle sanzioni contro l’Iran. Il vice ambasciatore di Mosca all’Onu, Dmitry Polyanskiy, parlando al Palazzo di Vetro, ha definito come “assolutamente illegale” la mossa delle potenze europee. “Il mondo è a un crocevia, una possibilità è la pace, l’altra è quello che Francia, Gran Bretagna e Germania hanno fatto oggi attivando il meccanismo dello snapback – ha aggiunto -. Per noi non ha nessuna rilevanza legale poiché questi Paesi non hanno mai attuato l’accordo del 2015 in buona fede e hanno agito in assoluta violazione dell’intesa“. “Ai paesi europei non interessa la diplomazia e la mossa è assolutamente illegale”, ha detto ancora.L'articolo Francia, Germania e Uk attivano lo snapback per ripristinare le sanzioni all’Iran: “Violato accordo sul nucleare” proviene da Il Fatto Quotidiano.