L’economia americana corre nel secondo trimestre. Dopo la frenata nei primi tre mesi dell’anno, il pil è cresciuto del 3,3% grazie al balzo degli investimenti in infrastrutture per l’intelligenza artificiale e nonostante i dazi, superando la prima stima (3%) e andando oltre le attese degli analisti. L’accelerazione comunque non spazza via i dubbi sulla futura crescita americana: gli analisti restano cauti e notano come la revisione al rialzo non cambi il fatto che la domanda sta rallentando in diversi settori dell’economia e questo causerà nei prossimi mesi una frenata, complice l’indebolimento del mercato del lavoro e le tariffe.La corsa del pil arriva peraltro mentre si apre un epocale scontro fra Donald Trump e la Federal Reserve. La governatrice Lisa Cook ha intentato una causa contro il presidente accusandolo di un “tentativo senza precedenti e illegale” di rimuoverla dal suo incarico. Lunedì scorso, Trump aveva inviato a Cook una lettera di licenziamento, motivandola con presunte false dichiarazioni in alcune richieste di mutuo. Nel ricorso, Cook chiede alla corte di dichiarare “illegittima e nulla” la sua rimozione, sostenendo di essere ancora “membro attivo del Board of Governors della Federal Reserve”.La vera ragione della rimozione non è l’accusa di frode ma – si legge nella causa – la volontà di Trump di portare avanti la “sua agenda per mettere a rischio l’indipendenza della Fed”. Cook ha chiesto alla corte federale di Washington di mantenere il suo incarico e sancire che i governatori della Fed possono essere rimossi solo per giusta causa – ovvero per cattiva condotta in carica, inefficienza o negligenza – e non per un’”accusa infondata” come quella mossa nei suoi confronti.L’azione legale non ha spaventato la Casa Bianca. “Il presidente ha stabilito che c’era giusta causa nel rimuovere una governatrice che è accusata di aver truccato documenti finanziari. La rimozione di un governatore migliora la responsabilità e la credibilità della Fed per i mercati e gli americani”, ha detto il portavoce Kush Desai. In attesa della decisione della giustizia, che arriverà in poche ore, Trump sta già guardando al dopo Cook: il presidente vuole sostituirla rapidamente e in corsa ci sono l’ex presidente della Banca Centrale David Malpass e Stephen Miran, il consigliere economico che il tycoon ha nominato per un altro incarico alla banca centrale. Miran è in attesa di essere confermato dal Senato e, secondo i repubblicani, incasserà il via libera prima della prossima riunione della Fed il 16 e 17 settembre, quando sul tavolo c’è l’ipotesi di un taglio dei tassi di almeno un quarto di punto.Gli analisti danno per scontato che la banca centrale americana ridurrà il prossimo mese il costo del denaro, fermo in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50% dal dicembre 2024. Trump chiede da mesi un taglio significativo dei tassi per sostenere l’economia e consentire agli Stati Uniti di pagare meno interessi sul debito.L'articolo La governatrice Fed cacciata da Trump gli fa causa. Mentre il pil Usa (per ora) corre più del previsto proviene da Il Fatto Quotidiano.