Delitto Senago, sparita l’auto di Impagnatiello: cognata condannata a risarcire la famiglia Tramontano

Wait 5 sec.

Il Tribunale civile di Milano ha condannato la cognata di Alessandro Impagnatiello a risarcire la famiglia di Giulia Tramontano con circa 19mila euro più 5mila euro di spese legali. La donna è accusata della scomparsa della Volkswagen T-Roc con cui fu trasportato e nascosto il cadavere della 29enne uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, con 37 coltellate, mentre era incinta al settimo mese – come anticipato dal Corriere della Sera. Sparita l’auto di ImpagnatielloLa donna, compagna del fratello del barman condannato all’ergastolo dalla Corte d’assise d’appello di Milano, sarebbe stata al centro di un passaggio di consegne dell’auto mediato da Omar Impagnatiello, suo procuratore dopo l’arresto per l’omicidio e durante i processi, con l’obiettivo di “diminuire la consistenza patrimoniale” dell’allora 30enne in vista dei risarcimenti. Lo scorso 12 novembre, 24 ore dopo l’udienza del processo di secondo grado, si è tenuta un’udienza civile promossa dai legale della ragazza uccisa, gli avvocati Giovanni Cacciapuoti (parte civile) e Rosario Santella. La famiglia chiedeva la restituzione del bene, mai sequestrato dalla Procura di Milano che prese solo il pianale del portabagagli su cui era stato occultato il cadavere, per procedere alla distruzione del mezzo utilizzato durante il delitto. In quella data la famiglia Impagnatiello ha fatto sapere che l’auto era stata rubata una decina di giorni prima e non era più in loro possesso. L’assicurazione non ha riconosciuto il risarcimento del danno ma per i giudici del civile, che l’11 agosto 2025 hanno depositato la sentenza di risarcimento, questo non implicherebbe un mancato riconoscimento del danno ai parenti di Tramontano. Questo articolo Delitto Senago, sparita l’auto di Impagnatiello: cognata condannata a risarcire la famiglia Tramontano proviene da LaPresse