Venezia protesta contro il fenomeno del pickpocketing, a modo suo. Lunedì 25 agosto, all’ingresso della Calle della Mandola, stretta via che collega Campo Sant’Angelo a Campo Manin, a pochi passi da Rialto, è comparso uno striscione con la scritta “Calle dei pickpocket“. Il manifesto, realizzato da ignoti, aveva l’aspetto dei tradizionali “nizioleti”, cioè i cartelli veneziani che indicano i nomi delle strade e dei campi della città. Secondo i quotidiani locali, l’iniziativa era una forma di protesta contro i numerosi borseggiatori che operano nel centro storico, spesso a danno dei turisti.Il rischio di essere scippatiIl riferimento è chiaro: richiama le attività di Monica Poli, consigliera leghista di municipalità soprannominata “Lady pickpocket”. Poli è nota per i suoi interventi mirati a richiamare l’attenzione dei visitatori stranieri sulla presenza dei borseggiatori, soprattutto nelle zone più frequentate dai turisti o sui vaporetti. Lo striscione, tuttavia, ha avuto vita breve. I vigili del fuoco e la polizia locale sono intervenuti tempestivamente, rimuovendo il cartello poco dopo la sua comparsa.La turista americana che ha “pinzato” una borseggiatriceUno degli ultimi – curiosi – casi di borseggio, riguarda una turista americana, in vacanza con il marito, è riuscita a rintracciare e bloccare una minorenne sospettata di furto grazie alla funzione di tracciamento degli AirPods. La donna aveva subito il furto della borsa contenente passaporto, carte di credito, contanti e gli auricolari, mentre si dirigeva verso il proprio Airbnb. Dopo aver individuato le ragazze, ha trattenuto per i capelli una di loro fino all’arrivo della polizia. La borsa è stata recuperata, ma durante la vicenda la borseggiatrice ha reagito con violenza, colpendo la turista con il cellulare e provocandole una ferita alla testa, che ha richiesto l’intervento del 118.L'articolo Venezia, la “Calle dei pickpocket” per protesta contro i borseggiatori proviene da Open.