AGI - Dal 6 agosto la posizione di Garante dei diritti delle persone private della libertà è vacante a Milano. L'ex magistrato Francesco Maisto, che per sei anni l'ha ricoperta, dando un impulso importante anche all'inchiesta sulle violenze degli agenti nel carcere Beccaria, spiega all'AGI di avere ricevuto "una telefonata da un funzionario dell'ufficio contabile del Comune di Milano che mi ha annunciato di essere decaduto ma poi non ho avuto una comunicazione ufficiale".Maisto era 'scaduto' il 30 giugno al termine del suo secondo mandato. "Non sono attaccato alla sedia, sapevo che la mia esperienza era finita - dice - ma avrebbero potuto prorogare la posizione fino alla nomina del successore, come si fa in questi casi. È grave che il posto sia vacante perché ci sono tante richieste inevase. Non essendoci stata una comunicazione ufficiale, mi chiamano in tanti, avvocati, operatori della giustizia, volontari nelle carceri per segnalare situazioni di difficoltà dei detenuti ma io non posso più fare niente per loro".Preoccupazioni della Camera Penale di MilanoUna conferma sulle difficoltà che la situazione sta creando arriva dall'avvocata Eliana Zecca, vicepresidente della Camera Penale di Milano con delega al carcere e ai diritti umani. "Come Camera Penale siamo molto preoccupati e sollecitiamo la scelta di un garante il prima possibile per l'importanza che ha la figura - dichiara -. Ci sono situazioni molto delicate da gestire, penso soprattutto al Beccaria e a San Vittore. Col sovraffollamento delle carceri e ad agosto, che è un mese particolarmente critico, non possiamo permetterci che manchi questo punto di riferimento".Aggiornamenti dal Comune di MilanoSul sito del Comune, si legge che è "in fase di perfezionamento la procedura per nominare il nuovo Garante" e che, nel frattempo, "ci si può rivolgere al Garante regionale".