Una denuncia per crimini d’odio è stata presentata alla Procura della Repubblica di Vicenza da attivisti pro-Palestina e sottoscritta da un centinaio di persone contro l’eurodeputata Elena Donazzan di Fratelli d’Italia. L’ex assessore regionale del Veneto, che è stata eletta a Bruxelles nel 2024, aveva tenuto un intervento il 17 giugno scorso, pubblicato dopo un paio di settimane sul sito L’Antidiplomatico. In quella occasione aveva detto: “Israele ha il coraggio di fare quello che l’Europa non ha il coraggio di fare, ha il coraggio di difendersi, ma i giornali europei non ne parlano”. Riferendosi alle migliaia di bambini uccisi nella Striscia di Gaza aveva aggiunto: “Sono figli di terroristi usati come scudi umani”. Aveva quindi adombrato una specie di complicità, o per lo meno di un uso dei minorenni per coprire gli aderenti di Hamas.Le dichiarazioni avevano già creato scalpore. Adesso scende in campo il “Comitato Fratelli Al-Najjar – Giustizia in Palestina e in Italia” che ha annunciato di aver depositato un esposto a Vicenza, considerando che Donazzan, pur avendo pronunciato quelle frasi al Parlamento Europeo durante una discussione sulla crisi in Medio Oriente, è residente a Bassano. L’avvocatessa bolognese Silvia Cavallo spiega a ilfattoquotidiano.it: “Chiediamo che venga contestata la violazione dell’articolo 604 bis del Codice penale che punisce l’istigazione all’odio su basi razziali, etniche o religiose. È molto grave che l’eurodeputata abbia minimizzato ciò che sta accadendo a Gaza. Ha definito le vittime dell’esercito israeliano ‘figli di terroristi’ e ha anche detto che gli ospedali sono centrali di terrorismo, quando conosciamo la situazione sanitaria di Gaza”. La denuncia dovrà naturalmente fare i conti con l’immunità parlamentare a cui Donazzan può appellarsi, come scudo giudiziario. Alla denuncia si è unita anche la storica Associazione Amicizia Sardegna Palestina. “Troviamo inammissibile che una figura istituzionale possa diffondere liberamente odio e giustificare un genocidio in corso”. Il comitato è intitolato alla memoria dei nove figli (tra i 12 anni e i sei mesi) della dottoressa Alaa e del dottor Hamdi al-Najjar uccisi a Khan Younis dai soldati israeliani il 23 maggio 2025.“Elena Donazzan porta avanti la propaganda di Israele che giustifica il bombardamento degli ospedali e l’uccisione dei bambini. Per questa ragione ci sembrava doveroso dedicare la nostra attività di contrasto legale del genocidio alla famiglia Al-Najjar” afferma il Comitato. Non sarà l’unica azione legale che verrà intrapresa. “Abbiamo deciso che è arrivato il momento di fermare la propaganda che giustifica il genocidio più documentato e più negato della storia. Elena Donazzan è il primo esempio di questo tipo di propaganda. Ma in Italia, complice il clima di odio e discriminazione che si è creato negli ultimi anni, di esponenti come Donazzan ce ne sono decine in ambito politico, mediatico e culturale. Questo è solo il primo passo. Chi diffonde odio non può continuare a farlo senza incorrere nelle conseguenze previste dalla legge” afferma il coordinatore del Comitato, Mattia Uzzau. Informazioni sulla denuncia si possono attingere scrivendo a controassedio@gmail.com. “Le istituzioni devono prendere posizione: chi diffonde parole che alimentano discriminazione e violenza non rappresenta i cittadini, ma una narrazione che calpesta i diritti umani e il diritto internazionale” commenta Renzo Masolo, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra.L'articolo “Bambini uccisi a Gaza sono figli di terroristi”: Elena Donazzan (Fdi) denunciata per crimini d’odio proviene da Il Fatto Quotidiano.