Tra il piano eversivo della P2 e oggi c’è una differenza: la legalità formale

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L’eversione normalizzata del governo occulto della Repubblica. Quando fu scoperta, grazie a due indipendenti e coraggiosi magistrati, la loggia P2 guidata da Licio Gelli, fiduciario del governo americano in Italia, e fu individuato il piano di rinascita democratica di conquista del potere in Italia si parlò di tentato golpe alle istituzioni del nostro Paese.Sia la commissione parlamentare che fu istituita sulla P2, guidata dalla deputata democristiana Tina Anselmi, sia la magistratura nei vari procedimenti penali, arrivarono alle conclusioni che la P2 e il suo progetto fossero eversivi dell’ordine costituzionale. Correvano i primi anni ‘80 del secolo breve. Oggi siamo nell’anno 2025 e i punti principali di quel piano sono discussi e in buona parte già approvati nelle massime istituzioni della Repubblica: Palazzo Chigi (sede del Governo), Palazzo Madama (sede del Senato) e Montecitorio (sede della Camera) nel silenzio del Quirinale (sede della Presidenza della Repubblica).Quali erano i punti salienti del piano eversivo di Licio Gelli e di centinaia di traditori della Repubblica? Assetto verticistico dello Stato, con la repubblica presidenziale o il premierato forte; riduzione del parlamento a mero organo di ratifica di decisioni prese altrove; riduzione del numero dei parlamentari; separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici e subordinazione dei primi al potere esecutivo; controllo dei mezzi di comunicazione pubblici e privati; neutralizzazione dei sindacati più conflittuali; stato di eccezione che diviene permanente; criminalizzazione del dissenso.Con una differenza sostanziale tra ieri e oggi. Nella prima repubblica era prevista anche l’opzione militare con la strategia della tensione, come nel caso più grave ed eclatante della strage di Bologna, compiuta dai fascisti col sostegno di uomini dei servizi segreti e con il supporto logistico e il finanziamento della P2. Nella terza repubblica in cui ci troviamo adesso, in cui ha preso il sopravvento la criminalità istituzionale, ossia la pervasiva mimetizzazione del nuovo piduismo sino al cuore dello Stato, avviene tutto – finora – senza bombe, mitragliatrici e pistole ma con la legalità formale, la carta bollata e i proiettili istituzionali.La domanda che pongo ad alta voce, dall’evidente contenuto retorico, è questa: era ed è un piano eversivo della democrazia e della Costituzione oppure è un progetto legittimo di riforma dello stato?L'articolo Tra il piano eversivo della P2 e oggi c’è una differenza: la legalità formale proviene da Il Fatto Quotidiano.