Serie C, novità Football Video Support dopo il caos: non si potrà usare contro la propria squadra

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Lun, 25 Ago 2025Dopo l’episodio in Carpi-Juventus Next Gen, i vertici arbitrali e quelli dell’organo di governo del calcio mondiale hanno deciso di rivedere il protocollo.DiRedazioneCondividi l'articolo(Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)In Serie C è arrivato il Football Video Support e, come spesso accade con le novità, anche le polemiche. Nella prima storica volta in cui gli allenatori delle due squadre hanno avuto la possibilità di chiamare una revisione per un episodio ritenuto dubbio o errato, ci si è subito imbattuti nel primo caso destinato a far discutere. La richiesta di intervento dell’FVS da parte di un allenatore contro un proprio giocatore, al solo scopo di mandare l’arbitro al monitor per cambiare una decisione. L’episodio è accaduto nella sfida tra Juventus Next Gen e Carpi. Ma cosa è accaduto esattamente? E come hanno deciso di correre ai ripari FIFA e AIA dopo questo episodio? Come detto, la sfida era quella tra Carpi e Juventus Next Gen. Il Carpi era appena passato in vantaggio ma, nel giro di pochi secondi, si è ritrovato in dieci uomini: rosso (derivante da un doppio giallo) per il difensore Lorenzo Lombardi dopo un fallo di mano a interrompere un’azione promettente della Juve, con uno dei giovani bianconeri lanciato verso la porta avversaria.  Decisione errata secondo giocatori e panchina del Carpi: Lombardi l’avrebbe presa di petto, non di mano, e dunque la doppia ammonizione era ingiusta. Ma qui è sorto il problema: da protocollo VAR l’allenatore del Carpi Cassani può chiedere l’intervento dell’FVS solo nei classici casi di gol, rigori, espulsioni dirette e scambio di identità. E dunque non per una “semplice” ammonizione (anche se questa porta a un cartellino rosso).  Da qui lo stratagemma: chiedere un challenge invocando un rosso diretto per interruzione di una chiara azione da gol (sì, un rosso diretto contro il proprio calciatore) al solo scopo di mandare l’arbitro al monitor a rivedere le immagini. A quel punto l’arbitro Francesco Zago ha ricontrollato la scena, notato l’errore (è petto e non braccio di Lombardi), e come da protocollo, che impone di riprendere il gioco “secondo regolamento”, ha cambiato la propria decisione e cancellato anche il cartellino giallo per il difensore del Carpi. Ovviamente – essendo stato speso per un potenziale rosso – il “challenge” del Carpi è stato considerato perso e la card ritirata.  Giustizia è stata fatta? A metà. Perché i vertici arbitrali e quelli della FIFA hanno immediatamente interpretato quello di Carpi-Juventus Next Gen come un “pericoloso” precedente per il resto del campionato. Lo strumento tecnologico è stato introdotto per aiutare gli arbitri a prendere la decisione giusta nelle situazioni chiare e non oggetto di dubbio, ma non con l’obiettivo di una squadra di chiamare un provvedimento contro un giocatore di sua proprietà. Così, le parti in causa hanno deciso di correre ai ripari. Per cominciare, AIA e Lega Pro hanno comunicato agli arbitri e alle 60 formazioni partecipanti al campionato di Serie C che il protocollo di utilizzo del Football Video Support cambia con effetto immediato, già a partire dalle prossime gare, impedendone l’utilizzo contro la propria squadra. E’ attesa invece una nota ufficiale da parte della FIFA e del responsabile della commissione arbitrale, Pierluigi Collina, per chiarire e rendere definitiva questa postilla nel regolamento. Developed by 3x1010