“Avevo 28 anni quando un marinaio mi insegnò a baciare“. Cristiano Malgioglio affida al settimanale Chi i suoi ricordi personali tra dolori, aneddoti della sua lunga carriera e amori. Tra questi, quello del marinaio che lo guidò nei suoi primi passi in materia sentimentale. “Io non sapevo nulla, ero impacciato ma mi disse: ‘Chiudi gli occhi poi lascia fare al cuore’. Da allora ho rincorso quell’amore per mari e città. Un Natale mi chiamò per dirmi che si era sposato e che aveva chiamato suo figlio come me. E io non lo dimentico”. Un bell’omaggio, non c’è che dire.Oggi nella sua vita – già da qualche tempo per la verità – Malgioglio dice di avere un altro uomo, un turco con cui dovrebbe presto sposarsi. Di lui racconta aneddoti bucolici e di vita quotidiana: “Ci siamo incontrati tra i tulipani. Io l’ho guardato e ho pensato: ‘Mamma mia che bello’. E alla terza volta che lo incontravo per caso l’ho fermato io. Parliamo grazie al cellulare, perché non parlo turco ma ci capiamo. Quando mi mette la mano sulla nuca, quando andiamo al mercato insieme, sento che è amore. Un amore senza rumore, senza didascalie”.La vita del paroliere non è stata tutta amore e immagini da cinema d’altri tempi: “Quando è morta mia madre volevo lasciare l’Italia. E stavo già facendo le valigie, ma poi sono rimasto. Perché a un certo punto anche il dolore ha bisogno di una casa” chiosa.L'articolo “Un marinaio mi ha insegnato a baciare, poi si è sposato e ha chiamato suo figlio come me”: così Cristiano Malgioglio proviene da Il Fatto Quotidiano.