Un nuovo scandalo online scuote il mondo dei social e dello spettacolo. Sempre più donne hanno scoperto di essere finite senza consenso sul forum Phica.net, una piattaforma che raccoglie migliaia di foto – molte delle quali prelevate da Instagram e Facebook – trasformandole in materiale sessualizzato e condiviso in thread anonimi.Tra le vittime non ci sono solo ragazze comuni, ma anche doppiatrici, influencer e attrici che hanno deciso di reagire per vie legali. La notizia, partita da alcune segnalazioni social, si è rapidamente trasformata in un caso nazionale, con una petizione che ha già raccolto oltre 80mila firme per chiedere la chiusura immediata del sito.La doppiatrice Arianna Craviotto ha denunciato con rabbia la scoperta: «Ho trovato anch’io le mie foto pubblicate. Non so neanche quantificare la rabbia che ho in questo momento dentro di me».La stessa sorte è toccata all’influencer Vittoria Deganello, che sui social ha raccontato di aver ricevuto screenshot con anni di sue immagini diffuse sul forum: «Sono foto prese dai miei profili e rese pubbliche senza alcuna autorizzazione».Anche l’attrice Greta Ragusa ha scoperto di essere stata coinvolta: «Digitando il mio nome seguito da quello del sito ho trovato interi thread con le mie immagini».Il caso non è isolato. Già nel 2023 e nel 2024 la creator Mary Galati aveva denunciato l’esistenza della piattaforma, ma le sue segnalazioni erano cadute nel vuoto. Ora, complice anche il recente scandalo del gruppo Facebook “Mia moglie”, la vicenda ha assunto risonanza nazionale.La petizione online per chiudere il portale è in continua crescita e sta raccogliendo il sostegno di migliaia di cittadini indignati.Le istituzioni sono ora chiamate a intervenire. Sulla piattaforma, intanto, alcuni utenti hanno espresso paura per le possibili conseguenze legali: «Siamo fottuti», scrive uno dei frequentatori. Un altro commenta amaramente: «È stato bello finché è durato».La vicenda Phica.net riaccende i riflettori su un fenomeno sempre più diffuso: la sessualizzazione non consensuale di foto personali prese dai social e diffuse in rete senza permesso. Un fenomeno che colpisce soprattutto le donne e che impone, secondo le vittime, interventi urgenti per proteggere la dignità e la privacy online.