La Svezia suona l’allarme, il Baltico ostaggio delle interferenze russe

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La Svezia ha accusato la Russia di essere la regia dietro la valanga di interferenze ai sistemi di navigazione satellitare che ormai ogni giorno colpiscono i voli civili sul Baltico. I numeri parlano chiaro: 55 casi nel 2023, 733 dall’inizio di quest’anno ad agosto. “Origine russa”, dice senza giri di parole Andreas Holmgren, capo unità della Transportstyrelsen, l’agenzia dei trasporti di Stoccolma. I casi di jamming e spoofing registrati nello spazio aereo svedese sono passati dai 55 dell’intero 2023 ai 733 soltanto nei primi otto mesi del 2025. Inizialmente limitati alle porzioni orientali dello spazio aereo svedese sopra acque internazionali, i disturbi si sono allargati “sia geograficamente che per portata”, arrivando a interessare anche zone interne del Paese. Ormai, spiegano i tecnici, le segnalazioni sono diventate quasi quotidiane e riguardano sia l’aviazione che la navigazione marittima, con implicazioni dirette per la sicurezza delle infrastrutture critiche.Il caso von der Leyen e l’allarme europeoLa gravità del fenomeno è emersa in tutta la sua portata pochi giorni fa, quando l’aereo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, diretto a Sofia, è stato costretto a completare l’avvicinamento con cartine di bordo a causa di un blackout del GPS. L’episodio, definito da Bruxelles un atto di “palese interferenza russa”, si è concluso senza incidenti ma ha rafforzato la determinazione dell’Ue a “rafforzare le capacità difensive e il sostegno a Kyiv”.Ormai è quasi prassi per chi opera nel Mar Baltico. Compagnie aeree attive sulla rotta baltica hanno denunciato “decine di migliaia” di episodi analoghi negli ultimi anni. E i Paesi direttamente interessati – Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia – hanno portato la questione in seno all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao), dove la Russia siede come membro a pieno titolo.A giugno, sempre il Consiglio dell’Icao ha espresso “grave preoccupazione” e chiesto a Mosca di rispettare gli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione di Chicago. Nonostante l’appello, riferisce Stoccolma, le interferenze sono “aumentate invece che diminuire”. L’argomento sarà portato in autunno davanti all’Assemblea generale dell’organizzazione Onu. Nel mentre, la Svezia  avvisa “Si tratta di un rischio concreto per la sicurezza dell’aviazione civile”, ed ogni giorno un segnale disturbato in più è ulteriore strumento per minare la percezione e la sicurezza dei Paesi baltici e dell’Europa.