Parroco “anarchico” sospeso dopo incontro online con i fedeli: “Non celebro la messa secondo Concilio Vaticano II”

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Non celebrare la messa secondo la liturgia del Concilio Vaticano II e di non sentirsi più in comunione con il Vescovo Diocesano e con la gerarchia della Chiesa. È la dichiarazione che aveva portato il vescovo di Latina, Mariano Crociata, a imporre al parroco di Sermoneta, don Leonardo Pompei, di non “convocare alcun incontro o assemblea con i fedeli della parrocchia”. Ma il sacerdote anarchico ha disobbedito convocando una riunione online su YouTube aperta a tutti per spiegare ai fedeli la sua posizione. Una ribellione contro i vertici che potrebbe costargli cara.La violazione da parte del parroco del precetto penale del 2 settembre, è costata al sacerdote la sospensione dal suo incarico con la dispensa dall’obbligo di portare l’abito ecclesiastico e l’invito a non presentarsi pubblicamente come sacerdote. Decisione presa perché con quel comportamento Pompei “è venuto meno in forma positiva e pubblica all’obbligo di obbedienza al suo Ordinario. Il passo successivo è stato quello della sospensione dal ministero presbiteriale”, si legge in una nota della diocesi.Il fatto è accaduto dopo un periodo di confronto tra il parroco e il vescovado. In due lettere, del 29 agosto e del 3 settembre, Pompei aveva dichiarato la propria intenzione di non celebrare la messa secondo la liturgia del Concilio Vaticano II e di non sentirsi più in comunione con il Vescovo Diocesano e con la gerarchia della Chiesa. Volontà spiegata ai fedeli, proprio durante l’incontro virtuale. Per quanto dichiarato su YouTube sarà il Dicastero per la Dottrina della Fede, competente per materia, a valutarne le implicazioni con le relative ed eventuali decisioni in merito.L'articolo Parroco “anarchico” sospeso dopo incontro online con i fedeli: “Non celebro la messa secondo Concilio Vaticano II” proviene da Il Fatto Quotidiano.