Prosegue la scalata di Mps. Il Monte dei Paschi sale ancora in Mediobanca portandosi al 45,8% del capitale. Nel penultimo giorno per aderire – l’offerta chiude lunedì anche se avrà un’appendice di cinque giorni con la riapertura dei termini a metà settembre – Siena ha raccolto un ulteriore 5,4% circa del capitale, avvicinando ulteriormente la soglia del 50% che assicura il controllo di diritto e il pieno dispiegamento delle sinergie e dei crediti fiscali. A conferire le quote sono stati anche aderenti al patto di consultazione. Dopo la famiglia Tortora, che ha apportato l’1,1%, anche i Doris hanno deciso di conferire la residua quota dello 0,96% in capo alla holding di famiglia Finprog, dopo aver invece ceduto sul mercato il 3,5% di Mediolanum. Una decisione presa, ha spiegato Sara Doris, alla luce di come “si sono evolute le cose” e del fatto “che a questo punto l’operazione si fa”.Altri pattisti hanno preferito monetizzare la corsa del titolo, anziché credere nel progetto dell’ad di Mps, Luigi Lovaglio: Valsabbia Investimenti ha ceduto l’intera quota dello 0,15%, la famiglia Pittini ha ceduto quasi la metà del suo 0,43% mentre è proseguito il disimpegno delle holding della famiglia Lucchini. Ma anche tra il management di Mediobanca, che dovrà lasciare spazio agli uomini scelti da Siena, iniziano le prime vendite, con Clemente Rebecchini che ha ceduto 26.233 azioni.D’altra parte il cda guidato da Alberto Nagel, dopo una fiera resistenza rispetto a un’offerta giudicata inadeguata e priva di razionale industriale, di cui ha messo in luce le “anomalie” legate al sostegno del governo e al conflitto di interessi di alcuni soci, si prepara a prendere atto della vittoria di Siena. Il 18 settembre, in occasione dell’approvazione del bilancio, il consiglio valuterà a che punto sono arrivate le adesioni, già ora a un livello tale, sulla base dei livelli storici di affluenza alle assemblee, da garantire al Monte il controllo di fatto. E non potrà che prendere atto, a due giorni dalla chiusura definitiva dell’opas, il 22 settembre, dei nuovi rapporti di forza, presentandosi dimissionario all’assemblea del 28 ottobre.In quella sede il Monte presenterà la sua lista di candidati, con i nomi di Mauro Micillo (responsabile della divisione Imi di Intesa), Marco Morelli (presidente di Bnpp Am) e Fabrizio Palermo (ceo di Acea) che circolano per l’incarico di ad e quelli di Vittorio Grilli (Jp Morgan) e Luigi de Vecchi (Citi) per la presidenza. “Trattandosi della più antica banca del mondo come italiano mi fa molto piacere che si sia rimessa in sesto”, ha detto il presidente di Intesa, Gian Maria Gros-Pietro.L'articolo Mps sale al 45,8%del capitale di Mediobanca, l’offerta pubblica di acquisto e scambio scade il 22 settembre proviene da Il Fatto Quotidiano.