AGI - È iniziata a Parigi la riunione dei 'Volenterosi' che vede i leader dei Paesi sostenitori europei dell'Ucraina partecipare in presenza e online per dimostrare la loro determinazione a fornire garanzie di sicurezza e per chiedere a Donald Trump quale sarà il contributo degli Stati Uniti, una volta in vigore il cessate il fuoco. Al vertice partecipano circa 35 capi di stato e di governo sotto la guida del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer. Gli Stati Uniti sono rappresentati all'incontro da Steve Witkoff e Donald Trump si collegherà in videoconferenza alle 14.Macron e Zelensky, presente all'Eliseo, terranno poi una conferenza stampa alle 15. Oltre a Zelensky, sette leader europei, tra cui il primo ministro polacco Donald Tusk e la danese Mette Frederiksen, sono presenti all'Eliseo. Tra questi il premier olandese Dick Schoof, il belga Bart de Wever, il finlandese Alexander Stubb oltre ai vertici dell'UE Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Keir Starmer partecipa da remoto, così come il tedesco Friedrich Merz e Giorgia Meloni. Il premier spagnolo Pedro Sanchez parteciperà online, dopo che un guasto al suo aereo lo ha costretto a restare a Madrid. La coalizione dei volenterosi e il sostegno all'UcrainaLa "Coalizione dei volenterosi" riunisce i sostenitori militari dell'Ucraina, principalmente europei, ma anche Canada, Australia e Giappone. È disposta a contribuire al rafforzamento dell'esercito ucraino e, per alcuni paesi - tra cui Francia, Regno Unito e Belgio - a schierare soldati in Ucraina, una volta concluso il cessate il fuoco, per dissuadere la Russia da ulteriori aggressioni. Alcuni alleati esitano in attesa del contributo americano, che diversi Paesi europei considerano essenziale prima di qualsiasi impegno. Fino a un cessate il fuoco, "non ci sarà certamente alcun dispiegamento di truppe in Ucraina e nemmeno 'dopo'", ha ricordato il Cancelliere Merz.La Germania intende invece contribuire a rafforzare la difesa antiaerea dell'Ucraina e a equipaggiare le sue forze di terra. La Russia insiste sul fatto che non accetterà alcun "intervento straniero in alcuna forma": la portavoce per la politica estera Maria Zakharova ha descritto le protezioni richieste da Kiev come "garanzie di pericolo per il continente europeo". "Non spetta a loro decidere", ha ribattuto oggi Mark Rutte a nome della NATO, durante una visita a Praga. Durante un incontro con sei leader europei il 18 agosto a Washington, Trump ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero fornito garanzie di sicurezza, senza specificare quali.Questa "rete di sicurezza" americana, o "backstop" in inglese, potrebbe assumere diverse forme - intelligence, supporto logistico, comunicazioni - ma il presidente americano ha escluso l'invio di truppe di terra americane. Nel frattempo, Vladimir Putin, tornato prepotentemente sulla scena internazionale con una presenza molto significativa ieri al fianco del presidente cinese Xi Jinping e del leader nordcoreano Kim Jong Un a Pechino, rilancia sugli obiettivi in Ucraina sostenendo che Mosca li raggiungerà con mezzi militari se i negoziati con Kiev dovessero fallire. Nel frattempo le forze russe proseguiranno l'offensiva lungo tutto il fronte.Creazione di una Forza Multinazionale per la Sicurezza in UcrainaLa Coalizione dei volenterosi lavora alla creazione di una forza multinazionale con il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza in Ucraina. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.