‘Ndrangheta, cento ragazzi commemorano la morte di Antonio Bellocco. Libera Milano: “Inquietante”

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Nel giorno dell’anniversario dell’omicidio di Antonio Bellocco, avvenuto per mano del capo ultrà interista Andrea Beretta il 4 settembre 2024 in provincia di Milano, cento ragazze e ragazzi (dei quali un terzo minorenni) di San Ferdinando nella piana di Gioia Tauro, vestiti con una t-shirt nera con sopra impressa la foto di Antonio Bellocco, giovedì sera hanno lanciato altrettanti palloncini in cielo a loro volta decorati con la foto dell’esponente dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta. Sette di questi hanno poi composto la scritta ‘Toto vive’ con otto palloncini a forma di lettere come riporta il giornalista Klaus Davi, che ha assistito a tutta la funzione.L’esibizione – spiega – è avvenuta al termine della messa in suffragio a cui hanno preso parte oltre duecento persone tra cui i parenti più stretti del defunto. Massiccia la presenza di forze dell’ordine anche se l’evento non ha registrato alcuna tensione. Il giornalista ha interpellato decine di presenti che hanno difeso Bellocco definendolo – riferisce in una nota – “un bravo ragazzo, disponibile, altruista”. Anche il suo ex allenatore alla Rosarnese, il professore Antonio Nucera, ne ha parlato bene: “Faceva gioco di squadra, non ha mai voluto prevaricare”.L’inquietudine di Libera Milano“Guardiamo con inquietudine a fatti come questo, che rappresentano l’insistere della cultura mafiosa in alcuni contesti, da cui è difficile rimuoverla” dice Pietro Basile, referente di Libera Milano. Un fatto che “ci ha inquietato al di là della violenza criminale, che tra l’altro contrasta con la narrazione secondo cui la mafia ha smesso di sparare”, racconta il referente di Libera Milano, che prima ancora che l’inchiesta della procura meneghina azzerasse i vertici delle tifoserie di Milan e Inter aveva acceso i riflettori “sulle curve e i loro affari. Il nostro alert ha poi ricevuto una triste conferma non solo nei fatti di sangue, ma anche nell’inchiesta dalla magistratura”. Quanto accaduto nella tifoseria organizzata milanese, così come l’affetto dimostrato ieri per Bellocco dai giovani di San Ferdinando è la prova della “attrazione che esercita il modello mafioso. Ancor più quando si salda con il mondo sportivo degli ultrà”.Anche per questo l’associazione anti-mafia è impegnata in un importante lavoro di prevenzione tra i giovani. “Nelle prime uscite che abbiamo fatto nelle scuole dopo l’inchiesta ‘Doppia curva’ avevamo deciso di partire proprio da lì, per raccontare ai giovani di come l’economia del quotidiano – dal bar sotto casa fino al parcheggiatore dello stadio o del chiosco che vende gadget e magliette sportive – sia infestata dalle mafie. E quindi ci sia il rischio in contesti che frequentati quotidianamente di entrare in contatto inconsapevolmente con certi ambienti”. Oltre alle attività di prevenzione nelle scuole, Libera Milano “ha deciso di costruirsi come una comunità monitorante“, che non abbasserà la guardia sul mondo della tifoseria calcistica. “La guardia deve restare sempre alta, perché la storia della mafie al Nord ci racconta proprio che quando c’è stata una reazione forte di istituzioni e società civile, ne è seguito un momento in cui le organizzazioni hanno cercato strategicamente di abbassare il livello di esposizione, per non attirare l’attenzione”.Il commento di Colosimo“Nella lotta per la legalità serve la prima linea della nuova generazione o rischiamo di perdere la guerra. Negli ultimi anni lo Stato ha vinto centinaia di battaglie nella lotta alla mafia, ma oggettivamente che centinaia di ragazzi e soprattutto ragazzini, pensando ad Antonio Bellocco vedano solo un amico da commemorare e non quello che davvero è una cosa che mi interroga profondamente. Invito quei ragazzi in Commissione antimafia o se vogliono vado io da loro – commenta la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, con l’Adnkronos – “È necessario essere chiari e ribadire alle nuove generazioni che la ‘Ndrangheta e i suoi sodali, danno un’immagine distorta della Calabria, affamano la loro terra e distruggono il futuro, e questo i giovani non lo devono accettare – ha aggiunto – Sono i primi a doversi ribellare a questa condanna”.L'articolo ‘Ndrangheta, cento ragazzi commemorano la morte di Antonio Bellocco. Libera Milano: “Inquietante” proviene da Il Fatto Quotidiano.