Trentini, Tajani: “Governo non è immobile. Siamo al lavoro, ma gli italiani detenuti in Venezuela sono tutti uguali”

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Sul caso di Alberto Trentini, cooperante italiano fermato dalle autorità del Venezuela lo scorso novembre e ormai prigioniero da nove mesi, “il governo non è immobile, perché già siamo riusciti a far uscire due cittadini italiani dal carcere. I cittadini italiani che sono detenuti in Venezuela sono tutti uguali, non ci sono quelli che sono più uguali degli altri, quindi il lavoro che stiamo facendo per Trentini è lo stesso lavoro che stiamo facendo per gli altri italiani detenuti: due siamo riusciti a liberarli, stiamo continuando a lavorare. Non è facile”. Queste le parole del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani al Fattoquotidiano.it, a margine di un evento di Forza Italia alla Camera. “Io credo che lentamente si possa arrivare a una soluzione positiva, ma non è assolutamente facile. Due li abbiamo liberati, ce ne sono più di dieci ancora detenuti” nelle carceri venezuelane, ha ricordato il titolare della Farnesina. Nelle scorse settimane e mesi, più volte la madre di Trentini, Armanda Colusso, aveva lanciato un appello al governo e denunciato il silenzio di Giorgia Meloni: “Mi chiedo spesso: cosa penserà questo ragazzo del suo Paese che per mesi l’ha abbandonato e non si è attivato abbastanza per liberarlo?”, aveva sottolineato alla mostra del Cinema di Venezia, chiedendo la liberazione del figlio, operatore umanitario arrestato in Venezuela il 15 novembre 2024. L'articolo Trentini, Tajani: “Governo non è immobile. Siamo al lavoro, ma gli italiani detenuti in Venezuela sono tutti uguali” proviene da Il Fatto Quotidiano.