«Deve esserci qualcosa di più bello nella vita che avere tutto. Un amico è una cosa meravigliosa. Tanti auguri, e che ogni giorno possa essere un nuovo bellissimo segreto». Queste frasi, tra le tante, sono contenute in una sagoma abbozzata di un corpo di donna nuda, con tanto di fianchi e seni ben evidenti. In fondo, la firma: Donald Trump, ondulata quasi a disegnare dei peli pubici. È la lettera che l’attuale presidente degli Stati Uniti avrebbe dedicato a Jeffrey Epstein nel giorno del suo 50esimo compleanno e che oggi, insieme a tutto il libro di compleanno del 2003, gli avvocati degli eredi del finanziere hanno consegnato al Congresso americano. «Abbiamo la lettera a Epstein che Trump ha detto che non esisteva. È il momento che la Casa Bianca metta fine all’insabbiamento delle carte», hanno sostenuto i democratici del congresso. Secondo il tycoon, però, quella stessa lettera era una «bufala inesistente».Il giro di prostituzione minorile e i nomi nel «libro del compleanno»Se doveva essere una «fake news» completamente inventata dalla stampa, tanto che Trump ha fatto causa al Wsj per averla pubblicata in esclusiva a luglio, ora la situazione sembra decisamente differente. Da tempo sia i democratici che molti alleati dello stesso presidente chiedono che vengano resi pubblici tutti i materiali relativi al caso Epstein, compreso l’elenco delle persone che avrebbe partecipato al traffico sessuale di minori organizzato dal finanziere. Il finanziere per diversi anni avrebbe infatti organizzato e gestito un giro di prostituzione minorile, abusando sessualmente di giovanissime donne, grazie anche alla «copertura» della banca JPMorgan. Il dipartimento di Giustizia si è però opposto, sostenendo che non esisterebbe nulla di simile. Adesso potrebbe cambiare tutto con il libro del compleanno 2003, che conterrebbe decine di lettere di persone che in quel momento – a tre anni dal primo arresto di Epstein – erano vicine a lui. Tra queste, oltre a Trump, ci sarebbero anche il miliardario Leon Black e l’ex presidente Bill Clinton: tutti inseriti nella sezione «amici» da colei che assemblò il fascicoletto, la collaboratrice di Epstein Ghislaine Maxwell. L’amicizia tra Trump ed EpsteinIl legame tra Trump e Epstein è innegabile: i registri di volo del jet del finanziere ospitano varie volte il nome del presidente americano. Nel 2019, data dell’ultimo arresto di Epstein prima che si togliesse la vita in cella, Trump aveva preso le distanze da lui sostenendo che avessero litigato 15 anni prima, tanto da non essersi più rivolti la parola. «Il presidente Donald Trump ha affermato che le indagini su Epstein sono una bufala, negando l’esistenza del suo messaggio», ha commentato il deputato Robert Garcia. «Ora sappiamo che ha mentito, e che sta facendo il possibile per nascondere la verità». L'articolo Gli auguri a Epstein e la firma di Trump come peli pubici: consegnato al Congresso il «libro del compleanno». C’è anche la lettera del presidente americano proviene da Open.