Lo usi, lo lasci a terra e poi nutre il suolo. Arriva così il telo in Mater-Bi per la pacciamatura agricola. Novamont annuncia infatti di aver ottenuto il certificato di conformità al Regolamento fertilizzanti 2019/1009 per il telo di pacciamatura in Mater-Bi che biodegrada in suolo e a fine ciclo non necessita di essere smaltito separatamente.Il telo biodegradabile, certificato ammendante inorganico, non rilascia microplastiche e non ha effetti tossici ma è anche nutrimento certificato. “Questa certificazione – spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont – è una dimostrazione concreta che Mater-Bi, la pionieristica famiglia di bioplastiche di Novamont, non rilascia microplastiche persistenti nell’ambiente” e che “questi bioprodotti sono a tutela della filiera e dei territori”.Il telo in Mater-Bi viene usato in agricoltura principalmente per il controllo delle infestanti, per regolare l’umidità del suolo e la temperatura, e per la protezione dall’erosione; la pacciamatura agricola è infatti una tecnica che consiste nel coprire il terreno con uno strato di materiale, organico o inorganico, per proteggerlo e migliorarne le condizioni di crescita delle piante.Secondo il Regolamento “il telo in Mater-Bi può essere considerato un ammendante inorganico, ovvero un prodotto fertilizzante con la funzione di mantenere, migliorare o proteggere le proprietà fisiche o chimiche, la struttura o l’attività biologica del suolo a cui è aggiunto. Il telo in Mater-Bi ha dimostrato di non accumularsi in suolo, di non rilasciare microplastiche persistenti e non provocare effetti ecotossici nell’ambiente. L’attività dei microrganismi ne determina la mineralizzazione completa e la successiva trasformazione in anidride carbonica e acqua”.Secondo la Fao, a livello globale, “il consumo di plastiche in agricoltura ha superato i 12,5 milioni di tonnellate e quasi 20% di esse sono costituiti da film per pacciamatura. Le microplastiche, oltre 3 milioni di tonnellate l’anno, contaminano mari e suoli, provenendo in gran parte da fonti terrestri tra cui le plastiche agricole”.A oggi, purtroppo, “la percentuale di teli pacciamanti smaltita correttamente è ancora minima. Si calcola che in Europa solo il 24% di rifiuto plastico da attività agricole è riciclato. In particolare, una delle principali cause dei bassi tassi di riciclo è dovuta alla contaminazione da parte del suolo. Si stima che la raccolta dei film per la pacciamatura rimuova circa 166mila tonnellate di suolo all’anno contribuendo, anno dopo anno, alla perdita di carbonio organico del suolo, una componente fondamentale della salute del terreno. Un problema che l’Europa ha deciso di affrontare anche con la direttiva sul monitoraggio del suolo dello scorso 23 ottobre, finalizzata a monitorare la salute dei suoli europei e a tutelarli anche attraverso il contrasto al consumo di suolo e la bonifica dei siti contaminati”.“Negli anni Novamont ha dato vita, insieme alle bioplastiche Mater-Bi – osserva Bastioli – a una serie di bioprodotti e soluzioni agronomiche per la transizione ecologica, dai teli biodegradabili in suolo per la pacciamatura a biofitosanitari, biolubrificanti e altre applicazioni in bioplastica biodegradabile, con cui gestire in modo efficiente le colture, contribuire a rigenerare i suoli inquinati e affrontare le sfide ambientali”.“La costruzione di impianti per la produzione di questi bioprodotti – prosegue ancora l’ad di Novamont – ha permesso di sviluppare, in Europa, un’intera filiera delle bioplastiche e dei biochemicals rigenerando siti deindustrializzati. Novamont si è data l’obiettivo di adottare volontariamente gli stringenti criteri del regolamento fertilizzanti anche per lo sviluppo del Mater-Bi destinato alla produzione di shopper, sacchi frutta e verdura e tante altre applicazioni”. Ora – conclude Bastioli – “l’applicazione dei criteri del Regolamento fertilizzanti innalza il livello di garanzia delle caratteristiche di biodegradabilità, non accumulo in suolo e assenza di effetti ecotossici nell’ambiente di questi bioprodotti a tutela di tutta la filiera, dei nostri territori e delle comunità“.Questo articolo Lo usi, lo lasci a terra, nutre il suolo: il telo di Novamont per l’agricoltura proviene da LaPresse