Manovra, la rottamazione non sarà ampliata

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AGI - La maggioranza lavora sui possibili correttivi alla manovra, in vista dell'avvio del percorso del testo in Commissione Bilancio al Senato la prossima settimana. Modifiche che si annunciano limitate. Una delle direzioni di lavoro, viene riferito, è quella di trovare le coperture per una possibile revisione della norma sulla tassazione dei dividenti delle società: si ragiona sull'ipotesi di un credito di imposta, per evitare una possibile doppia tassazione e il rischio di una fuga di capitali all'estero. Sul fronte della rottamazione, a quanto filtra, sarebbe stato chiarito che non c'è spazio per ampliare il perimetro della platea a cui è rivolta la misura, come aveva richiesto la Lega.Ancora da decidere, invece, se e come intervenire sull'aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi ad uso turistico. Forza Italia ne chiede la revisione. Sarebbero varie le strade percorribili: da una riduzione dell'aliquota dal 26% al 23%, ad una stretta che riguardi soprattutto gli intermediari. Ma non è escluso che la norma possa restare invariata. "Aumentare la spesa pubblica non è un sicuro viatico per far crescere gli investimenti, al contrario la spesa pubblica fuori controllo diventa un fattore inibitore perché frena la fiducia nel Paese", ricorda il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.Giorgetti riferisce in SenatoNel pomeriggio il ministro dell'Economia verrà ascoltato in audizione in Senato. "Il nostro obiettivo è mantenere i saldi. Se si rispettano, siamo tutti felicissimi", chiarisce il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. A chi gli domanda se ci sia spazio per gli emendamenti alla manovra annunciati da Forza Italia, replica: "Li esaminiamo. Tutte le proposte migliorative ben vengano. Ciò che migliora a saldi invariati va benissimo". Un emendamento, per aggiungere risorse ai 660 milioni già a disposizione del piano casa, lo annuncia il vicepremier Matteo Salvini. "Nel corso dell'esame parlamentare, è intendimento del Mit intervenire con una proposta emendativa volta a rafforzare il Piano Casa, sia in termini economici, aumentando le risorse, sia negli strumenti attuativi, per renderlo ancora più efficace", annuncia al question time.Allarme enti locali e nuove proposteIntanto gli enti locali in audizione hanno lanciato l'allarme: senza gli adeguati livelli di finanziamento sono a rischio i servizi alla persona. L'Anci annota che "permangono pesanti criticità finanziarie, che mettono a rischio la capacità dei Comuni di garantire alcuni servizi essenziali ai cittadini. Il nodo principale resta la spesa corrente, gravata da tagli e accantonamenti introdotti da precedenti leggi di bilancio, per un totale di circa 2,08 miliardi di euro fino al 2029, con una contrazione prevista di 460 milioni di euro nel 2026".Mentre l'Upi chiede di restituire alle Province "un quadro certo di funzioni e di governance" anche per "gestire e superare il gap che si verificherà negli investimenti per lo sviluppo locale alla conclusione dell'attuazione del PNRR, ormai prossima". La Fabi invece ipotizza "il rischio che nel tempo le nuove tasse vengano scaricate dalle banche sulla clientela, sulle imprese e sulle famiglie. Come già avvenuto anni addietro in diverse occasioni". Capitolo Ponte sullo Stretto. Dopo lo stop da parte della Corte dei Conti alla delibera Cipess, oggi in Cdm Salvini ha detto che spera che nel corso dell'inverno sia tutto definito e che i cantieri possano partire a febbraio-marzo del 2026.