Calciatori, imprenditori e politici sono stati tra i clienti che nel corso degli anni hanno permesso alla accompagnatrice di lusso Andrea Gal, cittadina ungherese residente a Rimini, di ammassare una fortuna di 5 milioni di euro. La donna, però, non li ha mai dichiarati al fisco italiano e per questo era finita alla sbarra nel 2010. In tribunale Gal non si è mai presentata e ora non dovrà neanche più farlo, perché dopo 15 anni il reato per il quale era imputata, evasione fiscale (correlato al reddito da prostituzione), è ormai caduto in prescrizione.La strategia per sfuggire alla giustiziaOggi Andrea Gal ha 44 anni. Vive negli Emirati Arabi, probabilmente a Dubai, dove si è stabilita con i soldi guadagnati da uomini facoltosi, che avrebbero pagato anche 5 mila euro per passare un weekend con lei. Tra i grattacieli emiratini si sarebbe trasferita dieci anni fa, in fuga dall’Agenzia delle entrate, lasciando che il suo legale Stefano Caroli si presentasse alla sbarra al posto suo. Così è stata irreperibile e ha evitato la condanna praticamente certa che le sarebbe toccata rimanendo nel raggio dell’autorità giudiziaria. Di fatto, la sua unica comparsa in tribunale risale al 2015, per rispondere di un altro reato: un uomo che la accusava di rapina per non avergli restituito 100 euro di “anticipo”. In quell’occasione si era dichiarata innocente, asserendo con sarcasmo che potendo lei contare su un conto corrente di 800 mila euro non aveva bisogno di rapinare nessuno. Il trasferimento dei soldi non dichiarati al fiscoPiù incerta era invece la difesa portata avanti di fronte all’accusa di evasione. Secondo il suo avvocato, che nell’ultima udienza, a maggio dello scorso anno, aveva chiesto l’assoluzione completa, la sua cliente: «Ha cercato più volte di mettersi in regola, ma lo Stato italiano non riconosce la sua attività e non le consente di aprire una partita Iva» o perlomeno questo non era possibile all’epoca dei fatti. A complicare la caccia all’accompagnatrice si è aggiunto lo spostamento dei soldi evasi al fisco. I profitti della escort sarebbero stati trasferiti a San Marino grazie alla complicità di un bancario locale. L’uomo, a sua volta indagato, venne scagionato perché nella piccola Repubblica ai piedi del Monte Titano non esisteva il reato di evasione fiscale, introdotto solo nel 2013. Dopo un ulteriore passaggio per il Principato di Monaco, il patrimonio si è poi ricongiunto a Gal, ora definitivamente intoccabile dalla Guardia di Finanza.L'articolo La salvezza della prescrizione per Andrea Gal, l’escort dei vip che nascose 5 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate proviene da Open.