Zambon mostra le mail tra OMS, Governo Conte e ISS sul report che bocciò l’Italia: “Sparisca nel nulla!”

Wait 5 sec.

Quando Giuseppe Conte esclamò da Lilli Gruber che eravamo pronti, Francesco Zambon stava raccogliendo dati cruciali pur non sapendo che fine avrebbero fatto.È stata una vera e propria audizione rivelatrice quella davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19. Il dossier cruciale, redatto durante la prima ondata della pandemia in Italia, denunciava l’impreparazione e le gravi lacune nella gestione italiana, ma fu subito dopo censurato e ritirato dal sito dell’OMS.Il rapporto di Zambon evidenziava come l’Italia non avesse aggiornato il proprio piano pandemico dal 2006, lasciandolo inadeguato di fronte a un’emergenza di tale portata. Descriveva una gestione «improvvisata, caotica e creativa» che contribuì al sovraccarico del sistema sanitario e a migliaia di morti evitabili. Fu pubblicato, sì, ma per meno di 24 ore nel maggio 2020 prima di essere misteriosamente rimosso, suscitando forti sospetti di censura politica.Dopo la stesura del rapporto, l’OMS, organizzazione teoricamente indipendente dagli Stati, ricevette pressioni politiche nientemeno che dall’interno del governo italiano, in particolare dal Ministero della Salute guidato allora da Roberto Speranza. Tra le mail più significative mostrate dall’ex ricercatore OMS, si leggono parole di esponenti governativi come:«Il rapporto deve essere alleggerito e ammorbidito, non possiamo permettere che la narrazione danneggi la gestione politica»;«Stiamo rischiando uno scandalo mediatico che metterebbe in seria difficoltà il governo. Va fermato»;«Non possiamo permettere che l’OMS diffonda un dossier così critico, la linea politica richiede prudenza e controllo».Parallelamente, una mail interna dell’OMS, da parte della sede di Pechino, ordinava a Zambon la rimozione urgente del report, accusandolo di «inaccuratezze nel testo» in particolare nella parte che riguardava la gestione cinese della pandemia. Zambon ha dichiarato in Parlamento di aver fatto un «atto di forza» per pubblicare il dossier, ricevendo anche il plauso di alcuni colleghi dell’OMS contrari alla censura, ma dopo meno di un giorno è stato tolto nuovamente dalla rete.L’ex funzionario OMS ha puntato il dito contro la mancanza di indipendenza dell’organizzazione internazionale, fortemente influenzata da interessi politici e diplomatici. Soprattutto, la censura ha rallentato la capacità dell’Italia e del mondo di apprendere dagli errori dei primi mesi di pandemia, evitando il peggio a molti non solo in Italia.Già perché che il virus avesse da tempo intrapreso la trasmissione da uomo a uomo fu pure scritto a Gennaio, il 13 per l’esattezza, “ma dichiarato dall’OMS solo otto giorni dopo: tempi che nella storia di una pandemia possono diventare importanti”. Come la trasparenza.The post Zambon mostra le mail tra OMS, Governo Conte e ISS sul report che bocciò l’Italia: “Sparisca nel nulla!” appeared first on Radio Radio.