CONDANNATA RIBELLE: l’esperienza del Metodo Di Bella.

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Seguici su:    La paura non fa ragionare non fa prendere le giuste decisioni. La paura non permette di capire cosa dicono i medici e cosa propongono come rimedio a un male che rimedio non ha. La paura non permette di discernere tra una cura o un’altra. La paura ci offusca il cervello a tal punto che ci abbandoniamo alla volontà del medico che ci propone un protocollo scritto da altri e forse neppure condiviso da egli stesso. Conosco tanta persone che dopo aver subito interventi, trattamenti chemioterapici, radioterapici o tutti e tre insieme, riconoscono di non aver preso nessuna decisione. Stravolti dalla paura si sono lasciati guidare da altri, medici apparenti.La paura può essere vinta solo da una paura più forte. Nel mio caso era il terrore della chemioterapia, essendo a conoscenza dei danni che provocasse.Perché non si parla degli effetti di questa terapia? Perché la sbandierano come il toccasana per il cancro? Perché non ci dicono che questi trattamenti chimici distruggono il sistema immunitario, quello ormonale, psichico e tutto ciò che ci tiene in vita, e che la radioterapia post-chirurgica trasforma le cellule sane in cancerogene?Come mai prima di farci firmare il consenso informato – mi viene da ridere quando cito questo strumento in mano ai medici che serve a togliere loro ogni responsabilità – non ci spiegano le conseguenze di un simile trattamento? Come mai non ci dicono che i composti usati in queste terapie hanno efficacia temporanea e limitata e che lo la loro tossicità colpisce sia le cellule malate sia quelle sane?Come mai nessuno mi ha spiegato che se qualche cellula cancerogena rimane immune al bombardamento chimico e non può più essere trattata con altre chemioterapie?Questo trattamento abbassa le difese immunitarie facendo scendere il numero di piastrine in maniera vertiginosa. Abbassa il numero di globuli rossi creando quindi anemie. Immediatamente provoca nausea, vomito, bruciore allo stomaco, afte alla bocca, stanchezza e spossatezza, perdita di appetito, febbre, emorroidi e altro ancora.La paura che si trasforma in terrore accentua l’impulso di scappare dalla causa scatenante, dalla fonte del dolore, a tal punto da ricercare una soluzione immediata. La soluzione più immediata è rappresentata dal medico che ti sta davanti e quella che ti propone. Si trasforma nella tua ancora di salvezza. È qui che entra in gioco la fretta dei medici perché si prenda quanto prima la decisione a procedere, naturalmente firmando il consenso informato. Tutti dicono che è importante iniziare subito, non si può aspettare, rischio la vita. Ma se il male ha impiegato dei mesi, perfino degli anni per formarsi e manifestarsi, perché non si può aspettare qualche giorno per metabolizzare l’evento e di conseguenza decidere la terapia, magari documentandosi con altre fonti sulle eventuali e diversi interventi di cura esistenti?