Dazi, Trump e il rischio di rimborsi miliardari: “La bocciatura della Corte Suprema sarebbe devastante”

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Sono previste diverse settimane, forse mesi, per la sentenza della Corte Suprema sulla legittimità delle tariffe imposte dal presidente Donald Trump ai partner commerciali degli Stati Uniti. I più ottimisti si augurano che la decisione arrivi prima della fine dell’anno. Dall’udienza di mercoledì 5 novembre non è emerso solo lo scetticismo dei nove giudici, compresi quelli conservatori. La Corte ha esaminato anche l’eventuale processo per rimborsare miliardi di dollari di tariffe riscossi dall’amministrazione Trump, nel caso in cui stabilisse che i dazi sono illegali. Un’ipotesi che getterebbe nel caos l’amministrazione. Se la Corte dovesse produrre una “decisione negativa” sui dazi sarebbe “devastante”, ha detto il presidente Trump parlando nello Studio Ovale. Per farsi un’idea della posta in gioco, dall’inizio del 2025 le entrate doganali hanno raggiunto 214,9 miliardi di dollari, ben oltre il doppio rispetto ai 77 miliardi registrati nell’intero 2024.“Come funzionerebbe tutto questo? Mi sembra che potrebbe essere un pasticcio”, ha osservato la giudice Amy Coney Barrett, rivolgendosi a Neal Katyal, avvocato principale che rappresenta un gruppo di piccole imprese querelanti. Katyal ha spiegato che solo le imprese direttamente coinvolte nel caso davanti alla Corte Suprema avrebbero diritto automatico a un rimborso nel caso in cui i dazi venissero annullati, precisando che gli altri dovrebbero probabilmente contestare i dazi attraverso un procedimento separato per reclamare quelli già pagati. “È una questione molto complicata. Deve esserci una protesta amministrativa”, ha aggiunto, sottolineando che procedure di rimborso simili si sono spesso rivelate lunghe. “Quindi, un pasticcio”, ha replicato Barrett.“È difficile, assolutamente. Non neghiamo che sia difficile”, ha risposto Katyal, ma ha richiamato precedenti giudiziari in cui i giudici hanno stabilito che lo “sconvolgimento economico” non è un motivo valido per prendere una decisione, suggerendo che le possibili difficoltà nei rimborsi non dovrebbero influire sulla sentenza dei giudici. Se la Corte Suprema confermasse le sentenze precedenti, il giudice Samuel Alito si è chiesto ad alta voce se i giudici non dovessero “affrontare subito la questione” dei rimborsi, anche se non ha chiarito in che modo il processo potrebbe essere strutturato. La Corte ha un’ampia discrezionalità nel decidere se affrontare o meno il tema o lasciarlo ai tribunali inferiori.L'articolo Dazi, Trump e il rischio di rimborsi miliardari: “La bocciatura della Corte Suprema sarebbe devastante” proviene da Il Fatto Quotidiano.