In un contesto economico segnato da un’inflazione persistente e da portafogli sempre più ristretti, molti italiani cercano nuove opportunità per incrementare le proprie entrate.Dopo l’epoca d’oro della vendita dei preziosi in oro, oggi l’attenzione si sposta su un altro metallo prezioso spesso trascurato, ma ancora presente in molte abitazioni: l’argento. Candelabri, posate, cornici, vassoi, gioielli o bomboniere rappresentano un patrimonio nascosto che potrebbe trasformarsi in una fonte di guadagno.Quotazione attuale e valore di mercato dell’argentoAl momento, la quotazione dell’argento si attesta intorno ai 48,50 dollari l’oncia troy, equivalenti a circa 1,30-1,35 euro per grammo di argento puro. Questi valori, soggetti a oscillazioni dovute al cambio valutario e alla purezza del metallo, risultano modesti in confronto all’oro, ma restano comunque interessanti per chi intende monetizzare oggetti dimenticati. Per esempio, un set di posate in argento 925 dal peso complessivo di 200 grammi potrebbe teoricamente fruttare circa 260 euro.Tuttavia, nella pratica, i compro oro o negozi specializzati riconoscono solitamente una cifra inferiore – tra i 200 e i 220 euro – tenendo conto della lega, dell’usura e del margine commerciale. Un vassoio in argento massiccio 800 da 500 grammi può valere teoricamente circa 775 euro, ma realisticamente il prezzo riconosciuto si aggira tra i 600 e i 650 euro, variando in base allo stato di conservazione.Un servizio da tè d’epoca in argento 925 e dal peso complessivo di 800 grammi ha un valore lordo stimato intorno a 1.240 euro, anche se un compro oro potrebbe offrire tra i 900 e i 950 euro. Per oggetti più piccoli come portacandele o cornici da 300 grammi, il valore teorico si aggira sui 465 euro, ridotti a 350-380 euro netti dopo la valutazione. L’argento si conferma un metallo dal valore volatile, più soggetto a fluttuazioni rispetto all’oro.Oggetti d’argento in casa, vale la pena venderli oggi? I calcoli da fare – Rumors.itGli esperti sono divisi: alcuni prevedono un ulteriore rialzo dei prezzi nei mesi a venire, grazie alla crescente domanda industriale in settori come l’intelligenza artificiale, i pannelli solari e i semiconduttori, dove l’argento è componente fondamentale. Altri, invece, mettono in guardia contro una possibile fase di consolidamento, soprattutto se i tassi di interesse rimarranno elevati o il dollaro si rafforzerà nuovamente. È dunque vantaggioso vendere solo se si possiedono oggetti in argento autentico, riconoscibile dal punzone “925” o “800”, e se il peso complessivo è rilevante.Vendere pochi grammi difficilmente giustifica il tempo e le spese di una valutazione. Va inoltre considerato che il prezzo finale offerto dagli acquirenti è sempre inferiore al valore teorico, poiché devono coprire i margini commerciali e le spese di lavorazione. La vendita di oggetti in argento è semplice e accessibile. Ci si può rivolgere a gioiellerie, compro oro, banchi metalli o negozi specializzati nella compravendita di metalli preziosi. Gli operatori effettueranno una valutazione basata sul peso, sulla purezza e sul riconoscimento del punzone.Per legge, è richiesta la presentazione di un documento d’identità, poiché la compravendita di metalli preziosi usati è tracciata. Il pagamento può avvenire in contanti o tramite bonifico, secondo le politiche del punto vendita. Un elemento cruciale è distinguere l’argento autentico dall’argento argentato, ovvero oggetti rivestiti superficialmente da uno strato sottile di argento su base di rame o acciaio, che hanno un valore praticamente nullo.Prima di vendere, è consigliabile verificare la presenza del punzone o richiedere una valutazione gratuita. Infine, è importante ricordare che alcuni pezzi antichi o di argenteria artistica possono avere un valore collezionistico superiore a quello del solo metallo. In questi casi, sarebbe opportuno informarsi accuratamente prima di decidere di farli fondere per ottenere un guadagno immediato ma potenzialmente ridotto.| Da Rumors.it